Patty Lomuscio, affermata cantante jazz, celebra Caterina Valente, icona del XX secolo conosciuta in tutto il mondo. Cantante, chitarrista, ballerina, mimo, dotata di un eclettismo senza pari e di una vocalità acrobatica, Caterina Valente è negli anni ’60 tra gli artisti di musica leggera più famosi al mondo insieme a Fitzgerald, Piaf, Sinatra. Incantata dalla sua personalità, Patty Lomuscio ripercorre a volo d’uccello la sua lunghissima carriera. Partendo da Istanbul, sua prima incisione, fino ai successi di inizio anni ‘50 come Bonjour Catherine, I love Paris di Cole Porter e Caterina, la canzone dedicatale da Perry Como, ma anche Forse di Bruno Martino, tratta dal suo album più venduto “A briglia sciolta” e infine Chiquilin de Bachin di Astor Piazzolla, dal disco “Girltalk” con cui Caterina Valente ha voluto chiudere la sua carriera musicale. Patty Lomuscio in nessun modo imita o copia ma entra con garbo nel mondo di Caterina, si guarda intorno e con arte raffinata gioca con le canzoni, lo fa a suo modo, rivelando la sua di personalità, e canta con molto swing, un pizzico di nostalgia e anche di humour. Patrizia Lomuscio incide il suo primo disco Further To Fly registrato a New York con Gianluca Renzi al contrabbasso, Jon Davis al Pianoforte e Vince Ector alla batteria, disco dedicato interamente a Paul Simon & Art Garfunkel e con il quale è finalista al Premio Targhe Tenco. La sua attività concertistica la porta a esibirsi nei Jazz Club più prestigiosi in Italia e all’estero e in Festival Jazz di rilevanza nazionale ed internazionale: Taiwan, Marocco, Spagna, Austria, Montenegro, Albania, Germania ecc.
Patty Lomuscio | voce
Vito Di Modugno | organo Hammond, piano Rhodes Pietro Condorelli | chitarra Massimo Manzi | batteria