Mostra antologica di Sandro D’Ascanio. “DigIntelArtMachia”: un viaggio emozionale e artistico attraverso la ricerca fotografica dell’artista marchigiano.
Una mostra unica, sintesi di cinquant’anni di ricerca, sul doppio binario della Storia locale e del respiro internazionale che le opere di Sandro D’Ascanio sanno evocare.
È “DigIntelArtMachia”, l’antologica dell’artista marchigiano, che enfatizza, già dal titolo, la sfida quanto mai attuale tra uomo e macchina, in programma a Jesi dal 6 dicembre, (inaugurazione alle ore 18), al 6 gennaio 2026 a Palazzo Bisaccioni, sede dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi.
Un viaggio di interpretazioni, di una realtà geografica, teatrale, antropologica e sociale, che dice sempre altro dalla cronaca, dalla contingenza. Una bellezza che si fa linguaggio, profondo e spesso ironico, di una realtà disvelata tra le pieghe delle esistenze. Dal mito classico al contemporaneo, dai quadri della rappresentazione teatrale a quelli ancor più ricchi di spunti della quotidianità dell’imprevisto, dall’uso della pellicola, fino a quello dei moderni software, in un collage ricomposto al filtro della sagace sensibilità artistica di D’Ascanio.
“È una selezione di immagini che copre un periodo di oltre cinquant’anni diviso in tre aree fondamentali - dice il curatore della mostra Roberto Gigli - dagli straordinari scatti inediti delle Grotte di Frasassi, nei momenti epici della loro scoperta, alle inconfondibili interpretazioni dei soggetti teatrali che D’Ascanio isola in dettagli, sguardi, sentimenti, giochi di contrasto, trasparenze,
per approdare alla terza fase che rimescola le esperienze e i mille sguardi di una vita… Frammenti e figure che vengono da altro luogo e tempo a rappresentare corpi, situazioni, emozioni”.
Nuovi quadri d’autore sapientemente ricomposti in quinte e fotogrammi che, oltre ad affermare la qualità artistica di D’Ascanio, non possono che far comprendere, in tempi di software e Ai, quanto abissale sia lo scarto tra l’intervento artistico consapevole dell’uomo e il dato “rigenerato” della macchina.
Un modo di utilizzo del mezzo fotografico che lo stesso Sandro D’Ascanio, con il suo lessico, definisce “Pittografia”. Un percorso tecnico-artistico unico che, dall’analogico al digitale, svela la storia di un grande interprete della fotografia d’autore.
La mostra, a ingresso gratuito, ha il patrocinio della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi e del Comune di Jesi e rimarrà aperta, tutti i giorni, dal 6 dicembre al 6 gennaio 2026, con orario dalle 9,30 alle 13 e dalle 15,30 alle 19,30. L’artista ringrazia per il sostegno la Fondazione Crj, Mediolanum – Emanuela Anselmi private banker, Acca Academy, Circolo Cittadino Jesi, e Rotary Jesi-Federico II.