Il Teatro Giovan Battista Pergolesi viene inaugurato nel 1798 su progetto di Francesco Maria Ciaraffoni riveduto e corretto da Cosimo Morelli. A finanziare i lavori di costruzione è il patriziato jesino, che costituisce un "condominio" composto dalle famiglie nobili che sottoscrivono l'acquisto dei palchetti dell'erigendo teatro, denominato inizialmente "Teatro della Concordia".
La progettazione scenico-arredativa interna si deve all'architetto Giovanni Antonio Antolini, mentre gli apparati decorativi e le pitture a Felice Giani, all'ornatista Gaetano Bartolani insieme agli aiuti Francesco Micarelli e Giuseppe Guiducci.
La struttura interna, di forma ellittica, è delimitata da tre ordini di palchi più il loggione. Nel corso dell'Ottocento numerosi sono gli interventi a cui viene sottoposto il teatro: dalla sistemazione della piazza antistante nel 1828 ai lavori di ampliamento tra il 1834 e il 1837 sino all'installazione nel 1839 dell'orologio monumentale sulla facciata, dono del principe Beauharnais dopo la sua visita a Jesi.
Nel 1850 viene realizzato dal pittore jesino Luigi Mancini il sipario storico, in cui è raffigurato l'ingresso di Federico II a Jesi, dove il grande imperatore svevo nasce nel 1194 ma dove in realtà non tornò mai. Nel 1883 il teatro acquisì la denominazione definitiva di "Giovanni Battista Pergolesi", in omaggio al celebre compositore nato a Jesi nel 1710.
Il ridotto e il foyer ospitano collezioni dedicate alla vita e alle opere dei due celebri compositori Giovanni Battista Pergolesi e Gaspare Spontini, nato nella vicina Maiolati nel 1774. Nel 1968 il teatro ottiene il riconoscimento statale di "Teatro di Tradizione", primo nelle Marche e tutt'ora unico in Italia in una città non capoluogo. Dall'estate 2005 la Fondazione Pergolesi Spontini si occupa della gestione del teatro organizzando eventi artistici e molte altre attività al suo interno, arricchendone e sviluppandone in questo modo la notevole eredità artistica e culturale.
fonte: www.turismojesi.it