Fine settimana di stelle al XXV Festival Pergolesi Spontini con due eventi di eccezione in Piazza Federico II a Jesi: sabato 26 luglio il concerto di Simone Cristicchi in tour con il nuovo progetto live dal titolo “Dalle tenebre alla luce”, e domenica 27 luglio un sorprendente spettacolo di danza, protagonista il re del flamenco e star internazionale Sergio Bernal. Entrambi gli appuntamenti alle ore 21, nell’ambito del festival organizzato dalla Fondazione Pergolesi Spontini intorno al tema 2025 “Viaggi e miraggi”.
In “Dalle Tenebre alla Luce” (27 luglio, ore 21), Simone Cristicchi celebra vent’anni di carriera, tra parole memorie e canzoni. Sul palco, si svela in tutta la sua essenza: cantattore, poeta della parola e interprete sensibile, capace di muoversi tra registri diversi in uno spettacolo che unisce canzoni, racconti e riflessioni, per un’esperienza dal forte impatto emotivo, capace di toccare corde intime e collettive.
Lo spettacolo sarà un itinerario attraverso le tappe più significative della sua carriera: dagli esordi di Fabbricante di canzoni, che ne consacrò il talento, fino alle profondità tematiche dell’ultimo concept-album Dalle tenebre alla luce. Un racconto in musica in cui ironia e malinconia, leggerezza e introspezione si alternano trasportando il pubblico in un’esperienza emotiva intensa e autentica. In programma, una selezione dei brani più rappresentativi del suo percorso, da Ti regalerò una rosa a Studentessa Universitaria, passando per Meno Male (Che c’è Carla Bruni), Sette miliardi di felicità e il recente Quando sarai piccola.
A impreziosire la serata sarà la collaborazione con lo Gnu Quartet, ensemble dal timbro raffinato che, in commistione con la storica band di Cristicchi, darà vita ad una inconfondibile cifra stilistica, un incontro tra la delicatezza della musica da camera e l’energia del rock d’autore, un equilibrio perfetto tra eleganza e sperimentazione. Il tour è organizzato da Imarts - International Music & Arts.
“Una noche con Sergio Bernal” (domenica 27 luglio ore 21) è un visionario racconto per quadri in cui si fondono la tradizione spagnola, l’eleganza della danza classica e il fuoco e la passione del flamenco, espressione e simbolo dello spirito gitano, tra vertiginosi assolo e raffinati pas de deux e pas de trois, con la direzione artistica di Ricardo Cue. Protagonista è un artista seducente come Sergio Bernal, l’eclettico danzatore madrileno divo della danza spagnola e non solo. Caso quasi unico nell'universo della danza, bailaor di flamenco e bailarín classico, di lui si può dire che incarni i quattro elementi: il fuoco e la terra, che caratterizzano il vigore primordiale della danza iberica, insieme all'aria e l'acqua, ossia l'impalpabilità e la fluidità del balletto classico. È presente nei più importanti gala di danza di tutto il mondo, da New York a Londra, da Mosca a Dubai, da Madrid a Roma. Al termine di un suo recente spettacolo a Madrid, è stato acclamato dal regista Pedro Almodòvar mentre Roberto Capucci, maestro dell’alta moda, ha voluto creare per lui un costume ispirato ai toreador di Spagna.
Nella tournée prodotta da Daniele Cipriani Entertainment, Bernal arriva al Festival Pergolesi Spontini insieme a Cristina Cazorla e a Carlos Romero, apprezzati protagonisti sulla scena spagnola, il chitarrista Daniel Jurado, il percussionista Javier Valdunciel e la cantaora Paz de Manuel. Le coreografie portano varie firme: da quella di Bernal stesso, che crea una sua inedita versione del Boléro di Maurice Ravel, a quella di Antonio Ruiz Soler a cui si devono la Farruca del Molinero e Zapateado Sarasate. Originali le coreografie di El ultimo encuentro (sulle note di Hable con ella di Alberto Iglesias) e l’assolo El Cisne (le celebri note de La Morte del Cigno di Camille Saint-Saëns), entrambi di Ricardo Cue.
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Info e prenotazione: 0731 206888 – biglietteria@fpsjesi.com
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