“Vi siete mai chiesti quante volte al giorno dite grazie? Grazie per il sale, per la porta, per l’informazione. Grazie per il resto, per il pane, per il pacchetto di sigarette. Grazie di cortesia, quasi vuoti. Grazie a te. Grazie di tutto. Grazie infinite. Grazie mille. Grazie professionali: grazie per la sua risposta, il suo interessamento, la sua collaborazione. Vi siete mai chiesti quante volte nella vita avete detto grazie sul serio? Un vero grazie. A chi? All’insegnante che vi ha fatto amare i libri? Al ragazzo che è intervenuto il giorno in cui siete stati aggrediti per strada? Al medico che vi ha salvato la vita? Alla vita stessa?”
Si apre così Le Gratitudini, di Delphine de Vigan. Un dirompente inno alla vita, dove quattro esistenze si intrecciano in un mirabile incrocio di sentimenti, passioni, rimpianti, ma dove tutto è ancora possibile. Basta volerlo, con caparbietà e decisione. E con un sorriso.
Le gratitudini è un romanzo luminoso e commovente che sembra scritto con l’inchiostro “empatico”. Elle Il nuovo romanzo di Delphine de Vigan è un inno all’affetto, alla riconoscenza, a tutti quei sentimenti che ci legano gli uni agli altri. E che ci rendono umani.
dal romanzo di Delphine De Vigan adattamento e regia Paolo Triestino con LUCIA VASINI,LORENZO LAVIA PAOLO TRIESTINO, CARMEN DI MARZO la voce di Muriel è di Anna Gualdo scena Francesco Montanaro – costumi Lucrezia Farinella – luci Alessandro Nigro musiche originali Massimiliano Gagliardi – movimenti coreografici Erika Puddu scena realizzata da Laboratorio Ferri Battuti di Paolo Bellina – foto di scena Stefano Scanferla aiuto regia Giuliano Bruzzese – grafica Marco Animobono organizzazione Alessandra Cotogno produzione a.ArtistiAssociati-Centro di produzione teatrale