Teatro e Danza
dal  16 Febbraio 2022
al  21 Aprile 2022
Teatro Persiani Recanati (MC)071.7579445www.amatmarche.net

Descrizione

Il Teatro Persiani di Recanati torna ad aprire le sue porte a una nuova stagione di spettacolo dal vivo.
 
“Ancora una volta presentiamo una stagione di qualità, ricca di spettacoli di successo, con grandi personaggi.- Ha dichiarato il Sindaco Antonio Bravi - Il Teatro Persiani si riconferma tra le punte di diamante della politica culturale di Recanati e lo fa proponendo un cartellone di appuntamenti capaci di emozionare e coinvolgere sempre più fasce di pubblico diverse, dove non manca, come da tradizione nella nostra città, un’attenzione particolare dedicata ai piccoli cittadini e cittadine di Recanati.”
 
Una stagione voluta e promossa dal Comune di Recanati con l’AMAT e realizzata con il contributo della Regione Marche e del MiC. Il cartellone si compone di quattro appuntamenti di prosa e due per le famiglie con la tradizionale rassegna La domenica al Persiani.
 
“Presentiamo la seconda parte della stagione teatrale del Persiani dopo la prima molto partecipata e apprezzata dal pubblico. – Ha affermato l’Assessora alla Cultura Rita Soccio - Riapriamo sempre in sicurezza con spettacoli che spaziano dai classici, alla commedia, al musical per offrire al pubblico un’ampia rosa di eventi tra cui scegliere. Tra le proposte ritorna anche il teatro per i più piccoli delle domeniche pomeriggio, per un ritorno alla normalità e allo stare insieme che tanto ci è mancato in questo periodo e che il teatro come la cultura possono aiutarci a recuperare.”
 
L’inaugurazione il 16 febbraio è con Il test con Roberto Ciufoli, Benedicta Boccoli, Simone Colombari, Sarah Biacchi, diretti da Roberto Ciufoli, esilarante e graffiante commedia campione d’incassi in Spagna. Soldi, sentimenti, sesso e successo sono gli ingredienti della commedia del giovane drammaturgo spagnolo Jordi Vallejo. “Cosa preferisci: centomila euro subito o un milione di euro fra dieci anni?”. Ettore e Paola, coppia con qualche problema economico, devono affrontare la scelta che gli propone il vecchio amico Toni, in attesa che li raggiunga per cena la nuova giovane fidanzata, eccentrica psicologa di successo. Accontentarsi di una bella fortuna subito o aspettare anni per decuplicarla? La domanda è semplice, la risposta meno. Lello Arena, affiancato da una numerosa compagnia di attori e diretto da Luciano Melchionna è il protagonista il 3 marzo della divertente e amara commedia di Carmine Amoroso Parenti serpenti, conosciuta dal grande pubblico grazie al film “cult” di Mario Monicelli del 1992. Tutto ha inizio con un Natale a casa degli anziani genitori che aspettano tutto l’anno quel momento per rivedere i figli ormai lontani. E se quest’anno gli amati genitori volessero chiedere qualcosa ai loro figli? Luciano Melchionna costruisce uno spaccato di vita intimo e familiare di grande attualità, con un crescendo di situazioni esilaranti e spietate che riescono a far ridere e allo stesso tempo a far riflettere con profonda emozione e commozione. Il 29 marzo Giorgio Pasotti e Mariangela D’Abbraccio sono i protagonisti di Hamlet per la regia di Francesco Tavassi. In tutto il panorama dei personaggi shakespeariani non esiste eroe più moderno di Amleto. Questo perché già diversi secoli prima della nascita della psicanalisi, Amleto s’impone come un personaggio dalla psiche profonda e complessa, nella sua incapacità di scegliere - nel subire il peso fisico e terreno che deriva da tali indecisioni - nell’isolamento che arriva a sfiorare la follia, Amleto è un personaggio dei giorni nostri. Il 21 aprile conclude il cartellone in abbonamentoDimmi addio domenica, prima versione italiana a cura della Compagnia della Rancia per la regia di Mauro Simone del musical Tell me on a Sunday composto nel1979 da Andrew Lloyd Webber, con le liriche di Don Black. Un atto unico per una sola attrice/cantante inscena, affidato a Elisabetta Tulli, attrice, cantante e autrice raffinata, sensibile e poliedrica, artista a tuttotondo che ha trovato nel musical la sua forma espressiva e trasforma il palcoscenico in un caleidoscopio di relazioni e di emozioni, dando corpo e voce ad alcuni tra i brani più belli del repertorio del teatro musicale.
 
Il Teatro Persiani rinnova l’atteso appuntamento con La domenica al Persiani, stagione dedicata alle famiglie con due appuntamenti. Il 20 marzo arriva in scena I musicanti di Brema della compagnia Kosmocomico. Valentino Dragano, autore del testo, della regia, dei pupazzi e delle scenografie, dà vita a uno spettacolo denso, poetico, evocativo e divertente. Il 3 aprile l’Associazione Arena Sferisterio e Associazione Teatro Giovani Teatro Pirata (ATGTP) presentano Black Aida. Una fiaba africana regia di Simone Guerro e Filippo Ughi con BintouOuattarae lasoprano Laura Tomasucci, una vera e propria rilettura per tutte le età della celebre opera di Giuseppe Verdi, una delle più amate del repertorio operistico che prende in considerazione tutta la vicenda dal punto di vista della principessa africana.
 
Abbonamenti prosa in vendita dal 27 gennaio con prelazione abbonati stagione 2019/20 e dal 10 febbraio nuovi abbonamenti presso biglietteria del teatro 071 7579445. Informazioni: AMAT 071 2072439.

 
PROSA
16 FEBBRAIO
IL TEST
 
di Jordi Vallejo
traduzione Piero Pasqua
conRoberto Ciufoli, Benedicta Boccoli
Simone Colombari,Sarah Biacchi
regia Roberto Ciufoli
scene Andrea Ceriani
costumi Sandra Cardini
light design Francesco Bàrbera
produzione Pipa e La Bilancia Produzioni
 
 
“Cosa preferisci: centomila euro subito o un milione fra dieci anni?”. Ecco Il testche dà vita a questa esilarante e graffiante commedia che continua a sbancare i botteghini spagnoli, da Barcellona a Madrid.
 
Hèctor e Paula, una coppia con qualche problema economico, devono affrontare la scelta che gli propone il vecchio amico Toni, in attesa che li raggiunga per cena Berta, la giovane fidanzata psicologa di successo. Una decisione apparentemente semplice: accontentarsi di una piccola ma immediata fortuna o aspettare lunghi anni per decuplicarla?Il dilemma che inizia come un semplice e teorico test di personalità, in un clima di divertita amicizia, diventa sempre più causticamente feroce, e mette progressivamente a nudo i caratteri, i pensieri reconditi e i delicati segreti dei quattro commensali. Fra battute di spirito al vetriolo e sferzanti dialoghi, i protagonisti vengono spinti a prendere decisioni che nell’arco di una cena cambieranno radicalmente le loro vite, forse per sempre.
 
I test appassionano, la ricerca della giusta risposta per mostrare di essere intelligenti, acuti, pronti, à la page, ha mantenuto un fascino intramontabile.Cosa può mai nascondersi dietro l’innocuo “è meglio un uovo oggi o la gallina domani”? Rispondere “dipende dallo stato di salute della gallina” denota sagacia, cinismo o analisi pragmatica?
Qualunque sia lo scopo di un test, il risultato finale sarà sempre una scoperta o la conferma di un comportamento che addirittura può sconvolgere chi viene “testato”. È il nostro caso.
I protagonisti della nostra storia vengono letteralmente travolti dagli esiti di quello che all’apparenza è solo un inoffensivo test comportamentale: preferisci la voracità del morso qui e ora o la pazienza dell’attesa di un futuro piatto più sostanzioso?
Il Testva in scena, potete accontentarvi del morso di una sera o tornare e testare la ricchezza del piatto.
Roberto Ciufoli

 
PROSA
3 MARZO
PARENTI
SERPENTI
 
di Carmine Amoroso
con Lello Arena
e con Giorgia Trasselli
Raffaele Ausiello, Marika De Chiara, Andrea de Goyzueta,
Carla Ferraro, Luciano Giugliano, Anna Rita Vitolo
ideazione scenica e regia Luciano Melchionna
scene Roberto Crea costumi Milla musicheStag
disegno luci Salvatore Palladino
assistente alla regia Sara Esposito
produzione Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro
in collaborazione con Bon Voyage Produzioni
e con Festival Teatrale di Borgio Verezzi 2016
 
Lello Arena diretto da Luciano Melchionna è il protagonista della divertente e amara commedia di Carmine Amoroso, conosciuta dal grande pubblico grazie al film “cult” di Mario Monicelli del 1992. Tutto ha inizio con un Natale a casa degli anziani genitori che aspettano tutto l’anno quel momento per rivedere i figli ormai lontani. E se quest’anno gli amati genitori volessero chiedere qualcosa ai loro figli? Se volessero finalmente essere “accuditi”, chi si farà carico della loro richiesta? Luciano Melchionna, il visionario creatore di Dignità Autonome di Prostituzione, costruisce uno spaccato di vita intimo e familiare di grande attualità, con un crescendo di situazioni esilaranti e spietate che riescono a far ridere e allo stesso tempo a far riflettere con profonda emozione e commozione.
 
Un Natale in famiglia, nel paesino d’origine, come ogni anno da tanti anni. Un Natale pieno di ricordi e di regali da scambiare, in questo rito stanco che resta l’unico appiglio possibile per tentare di ravvivare i legami famigliari, come il fuoco del braciere che i genitori anziani usano, ancora oggi, per scaldare la casa: un braciere pericoloso ma rassicurante come tutte le abitudini e le tradizioni. Un Natale a casa dei genitori anziani che aspettano tutto l’anno quel momento per rivedere i figli cresciuti, andati a lavorare in altre città. Uno sbarco di figli e parenti affettuosi e premurosi che si riuniscono, ancora una volta, per cercare di spurgare le nevrosi e le stanche dinamiche di coppia di cui sono ormai intrisi, in un crescendo di situazioni esilaranti e stridenti in cui tutti noi possiamo riconoscerci.Immaginare Lello Arena, con la sua carica comica e umana, nei panni di papà Saverio mi ha fatto immediatamente sorridere, tanto da ipotizzare il suo sguardo come quello di un bambino intento a descrivere ed esplorare le dinamiche ipocrite e meschine che lo circondano nei giorni di santissima festività. È un genitore davvero in demenza senile o è un uomo che non vuole vedere più la realtà e si diverte a trasformarla e a provocare tutti? Andando via di casa, diventando adulti, ogni figlio ha dovuto fare i conti con la realtà, ha dovuto accettare i fallimenti e ha imparato a difendere il proprio orticello mal coltivato, spesso per incuria o incapacità, ma in quelle pause fatte di neve e palline colorate ognuno di loro si impegna a mostrarsi spensierato, affettuoso e risolto. All’improvviso però, i genitori, fino ad allora punti di riferimento, esprimono l’esigenza di essere accuditi come hanno fatto anni prima con loro: uno dei figli dovrà ospitarli e prendersi cura della loro vecchiaia… a chi toccherà? All’improvviso, dunque, un terremoto segna una crepa nell’immobilità rassegnata di un andamento ormai sempre uguale e in via di spegnimento, una crepa dalla quale un gas mefitico si espanderà e inquinerà l’aria. Sarà la soluzione più spicciola e più crudele a prendere il sopravvento. Verità? Paradosso? Spesso, come si è soliti dire, la realtà supera la fantasia. E questo mi ha spronato ad affrontare un testo che ha la peculiarità rara di fotografare uno spaccato di vita famigliare sempre assolutamente attuale, purtroppo. Si può far ridere nel raccontarlo e sorridere nell’assistere alle spumeggianti gag ma, allo stesso tempo, non ci si può riflettere sopra senza una profonda amarezza. Viviamo in un’epoca in cui i valori, primo fra tutti il rispetto, stanno pian piano sparendo e l’egoismo sta prendendo decisamente il sopravvento sulla carità umana e sulla semplice, fondamentale, empatia. Prima o poi saremo tutti dei vecchi bambini bisognosi di cure, perché trasformarci in soprammobili polverosi, inutili e ingombranti? In quest’epoca in cui tutto e il contrario di tutto sono la stessa cosa ormai, con questa commedia passeremo dalle risate a crepapelle per il tratteggio grottesco e a tratti surreale dei personaggi al più turpe cambiamento di quegli esseri che – chi di noi non ne ha conosciuto almeno uno? – da umani si trasformeranno negli animali più pericolosi e subdoli: i serpenti.
Luciano Melchionna
PROSA
29 MARZO
HAMLET
 
traduzione e adattamento Alessandro Angelini e Antonio Prisco
tratto liberamente da Amleto di William Shakespeare
con Giorgio Pasotti, Mariangela D’Abbraccio
e con Gerardo Maffei, Pio Stellaccio, Claudia Tosoni
Andrea Papale, Rosario Petíx, Salvatore Rancatore
regia Francesco Tavassi
scene Alessandro Chiti
costumi Sabrina Beretta e Serena Manfredini
musiche Davide Cavuti
produzione Teatro Stabile D'Abruzzo, Stefano FrancioniProduzioni
e Fattore K
 
 
In tutto il panorama di personaggi shakespearianinon esiste un eroe più moderno di Amleto.Questo perché già diversi secoli prima dellanascita della psicanalisi, Amleto s’impone comeun personaggio dalla psicheprofonda ecomplessa. La sua battaglia, prima ancora che colmondo esterno è interiore e quindi attuale. Nondevono trarre in inganno, le armi, il regno diElsinore, il linguaggio d’altri tempi, Amleto vive esi nutre a ogni rivisitazione del tributo che sipaga ai capolavori; adattandolo non se nescalfisce il valore, semmai lo si rinnova. A ognirivisitazione il suo mito cresce, si scoprono nuoveaderenze alla contemporaneità e s’accresce laprecisione della sua spada perché penetri conmaggior precisione. Nella sua incapacità discegliere - nel subire il peso fisico e terreno chederiva da tali indecisioni - nell’isolamento chearriva a sfiorare la follia, Amleto è un personaggiodei giorni nostri. Un uomo imprigionato nella suacondizione, simile in tutto e per tutto a quelli ches’incontrano lungo i marciapiedi delle nostre città.Uomini di ogni età e ceto sociale, incapaci direagire alle avversità che li hanno presi di mira,paralizzati in attesa di un evento che li strappi allaloro condizione e li faccia ripartire, animati daldesiderio di rivalsa verso la società che li hadeclassati, che li ha delusi dagli affetti cheavrebbero dovuto proteggerli.

 
PROSA
21 APRILE
DIMMI ADDIO
DOMENICA
 
musica Andrew Lloyd Webber
liriche Don Black
traduzione e liriche italiane Franco Travaglio
direzionemusicale Andrea Calandrini
con Elisabetta Tulli
eEleonora Beddinial pianoforte
regiaMauro Simone
produzione Compagnia della Rancia
su licenza diThe ReallyUsefulGroup Ltd
 
 
Un atto unico per una sola attrice/cantante inscena, che trasforma il palcoscenico in uncaleidoscopio di relazioni e di emozioni, dandocorpo e voce ad alcuni tra i brani più belli delrepertorio del teatro musicale:
Dimmi addiodomenicaè la prima versione italiana delmusicalTell me on a Sundaycomposto nel1979 daAndrew Lloyd Webber, con le lirichedi Don Black.
Il ruolo di Emma - una giovane donna (italiana,in questa versione) emigrata in America incerca della green card, dell’amore e dellarealizzazione personale – con il quale si sonocimentate le più grandi star delteatromusicale internazionale, è affidato aElisabetta Tulli, attrice, cantante e autriceraffinata, sensibile e poliedrica, artista a tuttotondo che ha trovato nel musical (MammaMia!,Sister Act,Billy Elliote molti altri) la suaforma espressiva.
Da New York a Los Angeles e ritorno, Emma siaccorgerà di quanto sia dura vivere inAmerica e, allo stesso tempo, di quanto siacomplicato realizzare i propri sogni senzascendere a compromessi. Ironica, fragile,appassionata, Emma è la ragazza della portaaccanto, che miscela molto entusiasmo equalche insicurezza, forte di una abbondantedose di amor proprio che la salverà.
Webber, geniale autore di musical comeJesus Christ Superstar,Evita,Cats,ThePhantom of the Opera, in questo spettacoloriesce a sottolineare con la sua musica inmodo superbo, intimo e allo stesso tempouniversale, tutte le sfumature dei sentimentiche Emma si trova ad affrontare.

 
LA DOMENICA
AL PERSIANI
20 MARZO
I MUSICANTI
DI BREMA
 
testo, regia, pupazzi e scenografieValentino Dragano
decorazioni scenicheSilvia Vailati
 
 
“A Brema la città dove tutto è Musica e Gioia, tutti! ma proprio tutti: bambini,vecchi, cani, gatti, asini, poveri, ammalati, tutti! possono trovare quello chehanno sempre cercato: la FELICITÀ!” Questo c’era scritto all’ingresso dellacittà di Brema: “unico requisito: suonare uno strumento! per divertirsi edivertire!”
Con queste parole inizia lo spettacolo I Musicanti di Brema della compagniaKosmocomico Teatro. Si racconta di mio Nonno che diceva sempre: “solo trecose sono vere: la Musica é bella, gli Animali parlano, gli Angeli esistono”.
Dell’Asino che diceva sempre: “suonare, divertirsi e divertire è la Felicità”.
Del Cane che ha bisogno del Ritmo per vivere. Del Gatto che canta canzonid’amore. Del Gallo, che suona lasveglia con la sua cornamusa. E si raccontadel viaggio verso quella città, Brema, dove “i bambini ridono, i vecchi
suonano, i malati guariscono, i poveri mangiano”.
“Ma! - dice il Nonno - tutte le storie, anche le più belle, anche quelle piùgentili, prima o poi diventano cattive, amare, pericolose! La musica cambia equello che era bello diventa brutto, quello che era chiaro diventa oscuro. Nonpotevano sapere i Musicanti che quella era la casa dei Briganti!”In scena, un campo di papaveri a perdita d’occhio, Brema all’orizzonte epupazzi che suonano (veramente!) meravigliose musiche della tradizione folkfrancese. L’Asino suona l’organetto, il Cane la grancassa, il Gatto l’ukulele, ilGallo la cornamusa. E i briganti cosa suonano?! La chitarra elettrica!
Con questo spettacolo Valentino Dragano aggiunge un ulteriore, poeticotassello, alla propria ricerca comica, musicale e teatrale, per il mondodell’infanzia. Uno spettacolo denso, poetico, evocativo, divertente.Perché “suonare, divertirsi e divertire è la FELICITÀ!”

 
LA DOMENICA
AL PERSIANI
3 APRILE
BLACK AIDA
una fiaba
africana
 
drammaturgia Simone Guerro
regia Simone Guerro e Filippo Ughi
elaborazione musicale dell’Aida di Giuseppe Verdi Gianfranco Stortoni
attrice BintouOuattara
soprano Laura Tomasucci
musicista Petit Solo Diabatè
coproduzione Associazione Arena Sferisterio e Associazione Teatro Giovani Teatro Pirata (ATGTP)
in collaborazione con Piccoli Idilli
 
 
Guarda dove metti i piedi impuro straniero
Questa è la terra dell’ottava armonia
Dell’arcobaleno: il Nero.
È la faccia oscura della luna
Portata alla luce
È la tela del capolavoro di Dio
TsegayeGabreMedhin
 
Una fiaba africana, una rilettura tout public della celebre operadi Giuseppe Verdi ad esattamente 150 anni dal suo debutto (Cairo,1871). Non un adattamento, ma una vera epropria rilettura di una delle opere piùamate del repertorio operistico cheprende in considerazione tutta lavicenda dal punto di vista dellaprincipessa africana. Una storia chediventa fiaba archetipica, in cuil’amore e la guerra si fondono insiemeper dare senso alla vita e al mondo. Ilpubblico dell’opera è abituato a vederel’Aida ambientata nell’Egittotrionfante. Questa versione inveceguarda alla storia dal punto di vistaetiope, uno sguardo nascosto, tribale,che rilegge anche la musica in questachiave. Le arie e le note verdiane sonoriprese in uno spirito musicaleancestrale e collettivo, interpretatodai principali strumenti della musicaetnica africana, misti al canto lirico,che chiamerà anche al coinvolgimento delpubblico in un rito collettivo cherichiama tutti a celebrare la bellezzadel teatro e della musica.
 
Aida non è solo una vicenda, ma un archetipo di una figurafemminile ostaggio dell’umanità ancora troppo maschilista, unarchetipo oltretutto interculturale.L’idea parte dall’esperienza dei narratori della tradizioneafricana, meglio conosciuti come griot, aedi africani, depositaridi tradizioni e racconti antichi, di un’arte del tutto oratoria,scomparsa nella contemporaneità occidentale.I bambini non pensano che dietro la figura della principessaesiste sempre un re o una regina che la coinvolgono in un destinoche non le appartiene. Così Aida sarà prigioniera, divisa tra lapossibilità della fuga e la celebrazione del suo grande amore.
Filippo Ughi e Simone Guerro

 
ABBONAMENTI PROSA
PRELAZIONE ABBONATI STAGIONE 2019/2020
27 – 29 gennaio
3 – 5 febbraio
NUOVI
10 – 12 febbraio
 
BIGLIETTERIA TEATRO PERSIANI
071 7579445
dalle ore 17.30 alle ore 19.30
 
settore a                     euro 90                                   ridotto* euro 70
settore b                     euro 70                                   ridotto* euro 55
settore c                     euro 55                                   ridotto* euro 35
 
BIGLIETTI
dal 15 febbraio
VENDITA BIGLIETTI PER TUTTI GLI SPETTACOLI
 
BIGLIETTERIA TEATRO PERSIANI
071 7579445
dal martedì al giovedì dalle ore 17.30 alle ore 19.30
la domenica di spettacolo dalle ore 15
 
settore a                     euro 25                                   ridotto* euro 20
settore b                     euro 20                                   ridotto* euro 15
settore c                     euro 15                                   ridotto* euro 10
loggione                      euro 10
 
La domenica al Persiani
posto unico numerato            euro 6
 
*riduzionevalida fino a 25 anni e oltre i 65 anni, possessori Marche Cultura Card e convenzionati vari
riduzioni previste anche per possessori Carta Regionale dello Studente
 
INFORMAZIONI
TEATRO PERSIANI 071 7579445
AMAT 071 2072439
amatmarche.net
 
INIZIO SPETTACOLI
ore 21.30
La domenica al Persiani
ore 17
 

Luogo

RECANATI

Cosa Sapere

RECANATI

Cosa Vedere

RECANATI

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