Mostre d'Arte
dal  24 Luglio 2021
al  09 Gennaio 2022
10-13 e 15.30-18.30 (mercoledì chiuso)
Palazzo degli Scalzi Sassoferrato (AN)333.7300890www.sassoferratoturismo.it

Descrizione

Pietro Paolo Agabiti, scultore e pittore al tempo dei Della Robbia e di Raffaello
Ufficialmente prorogata la mostra fino al 9 Gennaio 2022. Tenuto conto delle numerose testimonianze di grande apprezzamento, sia dal mondo accademico e degli appassionati di arte, che dai tanti visitatori - italiani e non - che sono passati per le sale di Palazzo degli Scalzi e che hanno visitato le sedi collegate e sparse su tutto il territorio del Borgo sentinate, la mostra di Sassoferrato dedicata al maestro Pietro Paolo Agabiti è stata ufficialmente prorogata sino al 09 gennaio 2022. L’Amministrazione Comunale ha quindi manifestato la volontà di prorogare la mostra, grazie alla collaborazione della Soprintendenza, della Diocesi e degli altri prestatori di opere, fino al 9 gennaio 2022, per consentire a chi non abbia ancora potuto ammirare i capolavori dell’artista sassoferratese di poterlo fare nelle prossime settimane. Sono molte infatti le richieste, anche di gruppi organizzati, che la scadenza originale avrebbe lasciato insoddisfatte. In occasione della mostra sono state ideate, dalla società cooperativa Happennines, una serie di proposte didattiche alle scuole per coinvolgere, in maniera attiva, gli studenti di ogni ordine e grado. La visita alla mostra è integrata con attività laboratoriali che vanno ad arricchire e completare il percorso. La proroga della mostra darà quindi modo anche alle scuole di poter organizzare la visita, viste le implicazioni che la pandemia ha avuto sull’inizio dell’anno scolastico. La mostra è stata curata da Alessandro Delpriori e Lucia Panetti. “Grande soddisfazione - afferma il Sindaco Ing. Maurizio Greci -  per il progetto scientifico,  il successo ottenuto e per le collaborazioni che si sono realizzate al fine della buona riuscita della mostra a partire dall’organizzazione, la rete delle aziende che ha sostenuto il progetto e le collaborazioni con i musei e le mostre del territorio”.Hanno contribuito alla realizzazione, oltre al Comune di Sassoferrato, la Regione Marche, la Fondazione Carifac e la BCC Pergola e Corinaldo.  Preziosa la collaborazione della Diocesi Fabriano-Matelica, nonché dell’Associazione Culturale FaberArtis, del Liceo Scientifico Vito Volterra di Fabriano e dei volontari dei beni culturali della ProLoco. In questi mesi l’organizzazione della mostra, coadiuvata dalla società cooperativa Happennines e ovviamente dal Comune, ha stabilito accordi e convenzioni in reciprocità con:  - Museo Arti Monastiche di Serra De Conti - Musei Civici di Palazzo Pianetti di Jesi - Complesso Monumentale di Santa Lucia (Cartoteca storica delle Marche – Museo Premio Ermanno Casoli – Museo di Storia Naturale del Territorio del Parco Naturale Regionale Gola della Rossa e Frasassi) di Serra San Quirico -  Mostra “Giuseppe Diamantini, pittore e incisore dalle Marche a Venezia” di Fossombrone (terminata il 17 ottobre, ma con convenzione ancora attiva) - Mostra “Ottaviano Nelli e il ‘400 a Gubbio” (fino al 9 gennaio) - Mostra “Naturart Park, la natura ad opera d’arte” negli spazi dell’Ex Palazzo della Pretura di Sassoferrato (fino al 14 novembre) Sono in corso di definizione altre convenzioni con musei e mostre del territorio come, ad esempio, con la mostra “Allegretto Nuzi e il ‘300 a Fabriano”. La mostra è stata realizzata con il contributo di: Diasen (sponsor tecnico), Impresa Edile stradale Cav. Aldo Ilari, Faber, Fiori Costruzioni, Fedrigoni, Halley Informatica, Impresa edile Tenti, Officina Meccanica Toni Aldo, Marchegiani Impianti, Idratel, Sifa Technology, Marester, Ahlstrom Munksjo, Sirius, Tecnosistemi Marche.

“Una mostra su Pietro Paolo Agabiti, non è solo una retrospettiva su un artista del luogo – ha spiegato uno dei curatori, Alessandro Delpriori - noto più agli addetti ai lavori che non al grande pubblico, è più che altro la presentazione di un contesto rinascimentale ricco e ancora poco conosciuto, che vale la pena di studiare e di vedere a fondo. Si è scelto, quando possibile, di lasciare le opere nel loro contesto, non solo per aiutare il visitatore a scoprire angoli poco noti della città, ma anche per dimostrare che le opere d’arte andrebbero sempre studiate e viste nei luoghi per cui queste sono state pensate e realizzate. Sassoferrato è una città ricchissima: chiese, palazzi e monumenti che raccontano una storia assai più interessante di quanto non sembri”.
Pietro Paolo Agabiti nasce intorno al 1470 a Sassoferrato e dopo la sua formazione in Veneto, nella bottega di Cima da Conegliano, conosce lo stile di Marco Palmezzano e a quello si ispira per i suoi dipinti più importanti. È perciò un artista un po’ isolato nel panorama locale, ma capace di opere scenografiche e accattivanti, spesso di qualità sostenuta e gioca un ruolo importante nella cultura figurativa di queste valli. Pitture e sculture raccontano una storia spesso straordinaria, di un artista curioso che seppe lavorare accanto ai grandi del suo tempo, come Luca Signorelli a Lorenzo Lotto, prendendo da ognuno qualcosa, ma rimanendo sempre fedele a se stesso.
Tra le novità più interessanti della mostra, oltre alle opere come la Consegna delle chiavi a San Pietro, Pesca miracolosa, Sacra conversazione, Quo Vadis (predella) custodite nella chiesa di San Pietro, di cui vengono chiarite datazioni e attribuzioni, c’è la scoperta di nuove personalità artistiche, come l’Anonimo di San Bartolomeo, che nel 1510 dipinse la pala per l’altare maggiore della chiesa omonima. Poi il Maestro di San Pietro, un allievo di Raffaellino del Colle che si era formato probabilmente a Urbania nel cantiere dell’Oratorio del Corpus Domini e che poi lavorò anche a Jesi e ovviamente a Sassoferrato.
Oltre a questo la mostra delinea anche la figura di Pietro Paolo Agabiti come scultore. I documenti non sono molto chiari in merito, ma seguendo la tradizione settecentesca e ottocentesca, si è potuto attribuire a questo artista una serie di opere di qualità altissima, come Il Cristo e angeli della chiesa di San Facondino, che dimostra come la formazione in Veneto sia stata importante anche per la produzione plastica.
La mostra è curata da Alessandro Delpriori e da Lucia Panetti che si sono avvalsi anche degli studi di Mattia Giancarli e Anita Spuri.

Gli orari di apertura restano invariati e saranno previste ulteriori aperture durante le festività natalizie. Orari d’apertura: dalle 10.00 alle 13.00 / dalle 15.30 alle 18.30 (mercoledì chiuso). Visite guidate ore 12,00 e 17,30  Prenotazioni per ingressi e visite guidate https://www.sassoferratoturismo.it/il-rinascimento-a-sassoferrato-pietro-paolo-agabiti-scultore-e-pittore-al-tempo-dei-della-robbia-e-raffaello/ Con il biglietto è compreso l’ingresso al MAM'S - Galleria d'Arte Contemporanea . INFO: Punto I.A.T. Sassoferrato P.zza Matteotti, 5 - 0732 956257 / 333 7300890
iat.sassoferrato@happennines.it - www.sassoferratoturismo.it
 

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