A 90 anni dal suo debutto, il regista Paolo Valerio sceglie Non si sa come di Luigi Pirandello - al Sanzio l’8 aprile - per proseguire un percorso di ricerca sulla psicologia e sull’animo umani intrapreso con La coscienza di Zeno. Un esplorato che si evolve adesso attraverso la scrittura spietata e affascinante di Pirandello, che il regista affida all’interpretazione di un attore raffinato e incisivo come Franco Branciaroli, maestro nel passare dai grandi ruoli di Shakespeare e Goldoni alle lacerazioni morali e psicologiche di questa pièce attualissima e feroce. In un’ambientazione raffinata, i protagonisti appaiono tutti come irreprensibili rappresentanti della buona società. Eppure, “non si sa come”, l’inesorabile analisi pirandelliana porta alla luce un loro lato spaventosamente irrazionale, popolato da cosiddetti “delitti innocenti”, azioni inconfessate o inconfessabili in cui sull’autocontrollo, sulle ragioni dell’etica, prevale l’istinto brutale.