Re Lear è una tragedia riconosciuta da sempre come una perfetta rappresentazione dell’umana condizione. In essa vediamo disintegrarsi due sistemi di valori, quello medievale e quello rinascimentale. Il re è l'incarnazione del patriarca, del monarca e della gloria dell'era europea. La sua morte mostra la caducità di quei sistemi di potere di cui i nostri personaggi ora abitano le rovine, come sprofondati nel vuoto. Quando tutto è andato perduto nel suo mondo instabile nulla rimane, ed è proprio questo nulla con cui prima di tutti Edgar, che salirà sul trono dopo Lear, dovrà fare i conti. È come se il protagonista prevedesse l'inevitabile vuoto che ci attende come risultato del fatiscente ordine permanente.
Lo spettacolo si concentra sul momento chiave dell’intera tragedia rappresentato dalla tempesta che colpisce il re proprio mentre vaga nella landa desolata per allontanarsi dal disastro combinato con le amate figlie. Accompagnato dal conte di Kent e dal fedele Fool, assiste inerme allo sconvolgimento dell’ordine naturale. Lear ama solo se stesso e la mancanza d’amore che l’ha indotto alla follia. Ma durante la tempesta subisce una metamorfosi, al cospetto della furia della natura diviene umile, non ha bisogno di cercare rifugio, comprende che il suo vero dolore è più profondo. La tempesta è il culmine del caos a cui alla fine deve arrendersi tornando uomo tra gli uomini, debole, amareggiato, stanco, ma finalmente spoglio di quella corona che lo ha condotto alla distruzione. A pagare le conseguenze della cecità dei genitori saranno i figli.
Da William Shakespeare adattamento Tommaso Mattei con Alessandro Preziosi, Nando Paone e con Arianna Primavera, Roberto Manzi, Valerio Ameli opere in scena Michelangelo Pistoletto regia Alessandro Preziosi abiti di scena Cittadellarte Fashion B.E.S.T. Olga Pirazzi, Flavia la Rocca, Tiziano Guardini direzione creativa Olga Pirazzi, Flavia La Rocca, Tiziano Guardini musiche Giacomo Vezzani supervisione artistica Alessandro Maggi coordinamento editoriale Chiara Belliti assistente Michelangelo Pistoletto Alessandro Lacirasella aiuto regia Roberto Manzi assistente alla regia Stefania Sapuppo produzione Pato, Teatro Stabile del Veneto - Teatro Nazionale, Teatro della Toscana