Castello - Borgo medievale Castello - Borgo medievale

Il più antico documento che riporta il nome di Ponzano risale al 1059 ed è contenuto nell´atto con cui un certo Longino, detto Brictulo, dona al vescovo di Fermo Ulderico cento moggi di terra con casali sulla strada che da S. Maria Mater Domini (S.Marco) andava al fiume Ete attraverso il fosso sotto Ponzano detto Rio Petroso.

Ma più importanti documenti e testimonianze rivelano che questa zona era abitata ancor prima del 1059. La presenza della chiesa romanica di S.Maria Matris Domini (oggi detta di S.Marco) ci porta al tempo del tardo Impero Romano. Infatti in questa chiesa si conservano reperti archeologici di quel tempo: un sarcofago, una iscrizione sepolcrale, un capitello corinzio.
Nel 1214 Ponzano esisteva già organizzato come Castello di una certa importanza perché proprio in quell´anno il marchese Aldovrandino, figlio di Azzo d´Este, glielo conferma insieme ai castelli di S.Martino in Plumbarano, Longiano (nel territorio di Fermo al confine con quello di Ponzano), Montone, S.Cipriano.

I territori di questi Castelli col passar degli anni furono annessi alla Città di Fermo, mentre il Castello di Ponzano conservò sempre territorio e comunità distinti, non tanto perché favorito da un impianto di miglior difesa naturale, quanto perché vivificato da una realtà che gli altri non avevano: la Pieve di S.Maria Mater Domini.

Nella primavera del 1415, durante l´avanzata dei Malatesta nelle Marche, il Castello di Ponzano si ribella ai Fermani ed il 2 aprile (1415) viene occupato dai soldati (del Malatesta), mentre il Castello di Torchiaro (ora frazione di Ponzano) è saccheggiato e distrutto.

Il 28 febbraio 1416 sei cittadini ponzanesi tentano, senza riuscirvi, di riconsegnare il Castello ai Fermani. L´effettivo ritorno nella Giurisdizione dello Stato Fermano avviene il 19 luglio 1416.
Nel settembre 1443 fu di nuovo occupato, questa volta dalle milizie di Alessandro Sforza, mentre gli altri Castelli limitrofi (Torchiaro, Moregnano, Longiano, S.Maria Matris Domini) sono incendiati e distrutti.

Solo gli abitanti di Moregnano e Torchiaro hanno il coraggio di ricostruire i propri Castelli. Gli altri, o per mancato accordo o per difficoltà a crearsi un saldo apparato difensivo, preferiscono chiedere asilo ai Castelli vicini: è quello che fanno gli abitanti di S.Maria Matris Domini i quali si rifugiano a Ponzano.

Nel 1449 il Parlamento Generale (di Ponzano) decide di annettersi quel territorio rimasto ancora indiviso ponendo fine a controversie col vicino Monte Giberto che ambisce allo stesso scopo. Nella relazione si parla non solo di incastellare le nuove famiglie, ma anche del fatto che molte di queste hanno fabbricato le loro case addossate alle mura di cinta del Castello senza provvedere ad innalzare merli né opere di difesa. La costruzione del Torrione con la porta d´ingresso che oggi ammiriamo, ci portano a questi anni del sec. XV. La sua erezione si è resa necessaria dopo le distruzioni ed i saccheggi del 1415 e del 1443. E´ il classico Torrione di vedetta e di difesa eretto sull´entrata principale del Castello, con fornici a sesto acuto e con merli di parte ghibellina. Attraverso un basso loggiato si accede all´interno di quello che fu l´insediamento urbano dell´antico "castrum". Nonostante le ristrutturazioni dei secoli successivi al XV, è ancora riconoscibile la struttura architettonica che doveva avere cinque secoli fa, con piccoli vicoli a destra ed a sinistra, la piazzetta e la via in ripida china che divideva in due l´agglomerato delle case.

Il 28 gennaio 1545 si chiude la lunga vertenza con la Comunità di Grottazzolina per questioni di confini. Con la mediazione del Card. Alessandro Farnese, nipote di Papa Paolo III°, vi è la definitiva acquisizione, per il Castello di Ponzano, dei territori oltre il fiume Ete Vivo: è l'odierna contrada e frazione Capparuccia.
Il 5 aprile 1570, Papa Pio V°, con Motu Proprio, separa il Castello di Ponzano dalla Giurisdizione della Città di Fermo, lo costituisce "Terra", con facoltà d´eleggersi un proprio Podestà con funzioni di Pretore.

Da questo specifico episodio ha preso spunto la Rievocazione Storica "Da Castello a Comune Libero-1570" che viene svolta a Ponzano l´ultima domenica di luglio di ogni anno.
L´attuale denominazione di Ponzano di Fermo è stata assunta il 24 agosto 1862. Per disposizione Governativa, tutti i Comuni con eguale denominazione, per evitare equivoci, furono invitati a recare aggiunte alla principale denominazione ed il Consiglio Comunale deliberava di «completare il nome del Comune con la aggiunta della sua Centrale Fermo, espimendosi Ponzano di Fermo».

FRAZIONE TORCHIARO

Il nome, di origine longobarda, richiama il concetto di unità di distribuzione di prodotti agricoli (trokkiu, trog, it. trògolo, truògolo: recipiente per riporre cibi o acqua).
Torchiaro nel 1300 era uno dei castelli di Fermo. Il Castrum Torchiarii era di piccole dimensioni. La parte più antica del XIV sec. è ancora documentata da un porta a sesto acuto, con rifacimenti ancora visibili del secolo successivo.
Il suo territorio era attraversato da un diverticolo della Via Salaria che si distaccava da Ascoli, risaliva a Petritoli e scendeva, da un lato verso il fiume Ete Vivo, dall´altro attraversando il fosso detto Rio, sottostante l´attuale abitato, risaliva nei pressi della chiesa di S.Marco di Ponzano.
Nella piazzetta si erge la chiesa dedicata ai S.S. Simone e Giuda, ricostruita nel 1827 quand´era parroco don Carlo Scoccia. Opera dell´architetto Alessandro Vassalli di Monte S.Giusto, è ad un´unica navata e di struttura semplice.
Un´acquasantiera, arte del sec.XIII, rivela una composizione con reperti romani di epoca imperiale, come pure possono dirsi coeve le due colonne di marmo che sostengono la tribuna della cantoria. Il 3 e 4 aprile 1415 il Castello di Torchiaro subisce il saccheggio e l´incendio da parte delle truppe del Malatesta. Lo stesso avviene il 30 settembre 1443 al passaggio delle milizie dello Sforza.

Nel 1833, con la suddivisione territoriale dell'epoca, divenne comune appodiato della Comunità di Ponzano. Nel 1860, con l'Unità d'Italia, ebbe titolo di frazione del comune di Ponzano di Fermo. A Monterubbiano è conservato un atto di transazione per la determinazione dei confini tra questo Comune e il Torchiaro, risalente al 1763. L'archivio storico è confluito al Comune di Ponzano di Fermo.

FRAZIONE CAPPARUCCIA

La conformazione del territorio ha portato Ponzano ad espandersi nella pianura del Tenna nel nuovo agglomerato costituente la Frazione Capparuccia. La rapida trasformazione da zona agricola per antica tradizione a residenziale-artigianale, ha contribuito alla crescita di questo terzo nucleo urbano con servizi e centri commerciali.

fonte: www.ponzanodifermo.org - Si ringrazia lo storico, prof. Ferruccio Scoccia

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