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Situato nell'immediato entroterra anconetano fra dolci colline degradanti in un'ampia vallata, occupa una zona dedita da sempre all'agricoltura.

L'antico castello di Polverigi realizzato nell'XI-XII secolo, ha le mura a cortina. Si tratta quindi di un borgo fortificato, la sua forma è ovoidale e sorge adagiato su una collinetta con un' unica porta sul versante ovest. Alla fine del '300 dopo l'invenzione delle armi da fuoco, le mura furono trasformate in fondazioni per gli edifici soprastanti mentre il lato ovest fu occupato dal Palazzo Comunale, costituito da un corpo di fabbrica e da una torre civica. Le parti più imponenti (non agevolmente visibili) delle sue mura, sono quelle su Via Fossarile, ma la cerchia muraria prosegue ininterrottamente fino a Piazza Umberto 1° dove si ricongiunge al Palazzo Comunale. Della sua antica struttura interna rimangono due soli edifici e una curiosità sono le numerose grotte, scavate sotto quasi tutti gli edifici, ed una neviera recentemente riscoperta. Infine le torri. Erano due, probabilmente tre e l'unica rimasta intatta è la torre civica. Della seconda rimane la base e della terza, esiste solo una riproduzione quattrocentesca.

Oggi il Castello, chiamato affettuosamente "Roccolo" per la sua forma rotonda, è il centro storico del comune, da sempre silenzioso ed ameno testimone dei principali avvenimenti cittadini.

Molte opere, per lo più pittoriche, distribuite su sei secoli e distribuite in quattro siti, fanno parte del patrimonio artistico di Polverigi.

Nella sala consiliare del Comune si trova un affresco della metà del XV secolo di Giovanni Antonio da Pesaro che rappresenta una singolarissima Crocifissione, le cui caratteristiche sono uniche nell’Italia peninsulare (foto 1).

Nella Chiesa Parrocchiale se ne trovano 10 di cui la migliore è una Deposizione nel sepolcro di Ercole Ramazzani ottimo pittore marchigiano post conciliare allievo di Lorenzo Lotto. Vi sono poi un dipinto di Ernst Van Schaych, una pala d’altare di Giuseppe Cherubini, una tempera di Giuseppe Caprari, quattro tele anonime di buona fattura ed un Crocifisso Processionale. Infine verrà esposto tra poco il disegno preparatorio della Deposizione acquisito al patrimonio artistico cittadino dalla Mediateca Giamagli.

Il terzo sito, quello ricco di ben 16 opere, è quello della Chiesa del SS. Sacramento. Vi si trovano, dipinti di Giuliano Presutti, Antonio Liberi da Faenza, Ernst van Schaych, Domenico Simonetti, Domenico Peruzzini, Francesco Podesti, Giuseppe Caprari, una tavola di scuola del Barocci, un affresco del xv sec. 2 tele anonime, un paliotto del Paltrinieri ed un organo ligneo di Venanzio Fedeli. La chiesa è inoltre ricca di un impianto decorativo in arte povera composto da tre strati di affreschi sovrapposti.

Infine, il quarto sito si trova nella Chiesa di San Giuseppe di Rustico ed è composto da tre buone tele di maniera e barocche di autori anonimi.

Degno di visita il Il complesso composto dalla Villa Nappi, dalla Chiesa del SS. Sacramento, da un vasto parco e da un giardino all’Italiana in via di costruzione. Si trova su una piccola collina nei pressi del centro storico delimitato a mezzogiorno da un lungo muro di cinta. Vi si accede attraverso due ingressi monumentali neoclassici dopo aver percorso viali alberati di diversa natura.

Tra gli eventi e le manifestazionipiù importanti si segnalano: la Rassegna della Passione, il Festival InTeatro (ultima settimana di giugno e prima di luglio), la notte delle streghe (3° sabato di settembre), la Sagra della Polenta (secondo e quarto weekend di ottobre).

Foto e testo (rielaborato) dal sito www.comune.polverigi.an.it

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