Maiolati Spontini è situata a mt. 405 sul livello del mare e ha registrato in questi ultimi trent'anni un aumento demografico dovuto soprattutto allo sviluppo della frazione Moie, il cui toponimo è abbastanza diffuso nelle Marche, soprattutto nella forma diminutiva Moiette, derivato dal latino medievale Mollie o Mollia e usato per indicare zone acquitrinose o ristagni d'acqua.

Le altre frazioni sono principalmente centri rurali: Monteschiavo, quasi completamente spopolato, conserva ancora qualche casa di terra, testimonianza dell'antica presenza di immigrati quali gli Schiavoni provenienti dall'altra costa dell'Adriatico; Scisciano, dislocato sul colle, antico piccolo castello autonomo nell'ambito del contado di Jesi; Scorcelletti, di cui solo una parte è nel territorio comunale di Maiolati.

Maiolati è storicamente uno dei castelli di Jesi e dal 1939,  ha legato al proprio nome quello del suo concittadino più illustre, il grande musicista Gaspare Spontini (1774-1851) che fu per molti anni un faro della musica europea, direttore dell’Opera Italiana a Parigi e compositore ufficiale dell’età napoleonica e poi, dopo la restaurazione, primo maestro di cappella e sovrintendente alla musica di Federico Guglielmo III di Prussia, a Berlino, dal 1820 al 1840.

Come era già accaduto per Rossini, Spontini, alla sua morte, lasciò erede della propria fortuna la città natale, dove aveva già creato un Monte di pietà e un’Opera Pia che ancora oggi portano il suo nome. Maiolati vive ancora oggi nel culto di questo genio della musica, noto per il suo carattere difficile e per il fascino che aveva colpito anche Wagner, che rimase profondamente influenzato dalla capacità drammatica e dalla forza della musica spontiniana.

Fuori dal castello, ultima casa dell'abitato, al di là della Porta Occidentale, si trova la sua casa natale, dichiarata monumento nazionale con Regio Decreto il 6 Aprile 1924 in cui è stato allestito il Museo a lui dedicato.

Di fronte alla casa di abitazione dei coniugi Spontini sorge l'edificio dell'Ospizio di Carità, ora Casa di riposo per gli anziani ancora oggi gestita dalle Opere Pie.

All'interno del complesso della casa di riposo si trova la Chiesa di San Giovanni battista che sorge sull'antica chiesa realizzata nel XVII secolo e ospita la tomba in marmo di Gaspare Spontini. Nell'altare centrale si trova un dipinto raffigurante la Crocifissione che Celeste Erard acquistò a Roma dopo la morte del marito.

Sempre in nome di Gaspare Spuntini c’è da annoverare il Parco Colle Celeste, un'ampia area delle proprietà di Spontini che il maestro volle destinare alla realizzazione di un giardino per il pubblico passeggio in omaggio a sua moglie Celeste.

Situata lungo via Gaspare Spontini è la settecentesca Chiesa di Santo Stefano Protomartire con la la splendida cantoria in legno intagliato, del sec. XVII, donata da Gaspare Spontini alla chiesa del suo paese natale dove era parroco suo fratello don Antonio.

Da ricordare anche la  Chiesa di Sant'Anna o Cancellata, sorta nella prima metà del '600 come chiesa privata della famiglia Mancia.

Degne di una visita nella frazione di Moie sono la Chiesa Cristo Redentore, la Chiesa di Santa Maria e l'Abbazia romanica di Santa Maria, fondata probabilmente all'inizio delll'XI sec. come monastero privato, esempio significativo di architettura romanica nella regione.

Sempre a Moie è da non perdere una visita alla eFFeMMe23 Biblioteca La Fornace in via Fornace, 23,  un edificio ottocentesco a forma ellittica adibito a fornace e attivo fino al 1966, poi completamente abbandonato, trasformato in biblioteca con un interessante e complesso lavoro di restauro.

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