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Oggi ore 21,30Piazza Vittorio Emanuele Morrovalle (MC)0733.865994CiaoTickets

Descrizione

Con una prima nazionale inizia il 3 luglio MorroFestival. Morrovalle ospita Maria Grazia Cucinotta con lo spettacolo “Malena e il Tango”, regia di Francesco Branchetti. Alle ore 21.30 in Piazza Vittorio Emanuele.
Il debutto nelle Marche è, per Maria Grazia Cucinotta, sia un inizio emozionante sia un ritorno a casa. «Sono particolarmente affezionata alle Marche perché qui ho i miei più cari amici e qui ho trascorso i primi weekend con mia figlia appena nata. La trovo una regione bellissima e dove mi sono sempre sentita a casa», afferma l’attrice. Dalle Marche “Malena e il Tango” di Gianvito Pulzone dà il via alla tournée teatrale in Italia. Entusiasta il regista Francesco Branchetti: «Per me è sempre una grande emozione il debutto di uno spettacolo, la prima nazionale, e sono veramente felice di debuttare a Morrovalle dove non sono ancora mai stato con i miei spettacoli. Le Marche sono però una regione dove sono sempre venuto con grande piacere e dove ho portato tutti i miei spettacoli in oltre venti anni di teatro».
Con Maria Grazia Cucinotta il cast è composto da Gianvito Pulzone, Oscar Bellomo, Claudia Pompili.
Il cartellone di MorroFestival è organizzato dal Comune di Morrovalle e da Morrovalle Turismo. Biglietti in vendita sul circuito TicketOne e anche sul circuito CiaoTickets. Infoline Eclissi Eventi al numero 0733.865994.
 

MorroFestival racchiude quattro appuntamenti, tutti di giovedì alle 21.30 in Piazza Vittorio Emanuele. Gli altri ospiti sono: 24/7 Pierluca Mariti, 31/7 I Terconauti, 7/8 Amedeo Balbi.
 
INFO SU “MALENA E IL TANGO”
 
"MALENA e il Tango" è un incanto sensuale che si svela in una notte incantata, dove "in una notte avvolta dalla magia del tango, un palco si trasforma in un luogo di passione, nostalgia e poesia". Non è soltanto uno spettacolo teatrale, ma un viaggio intimo e struggente nell'anima di un genere musicale e poetico che ha incantato generazioni. La protagonista, Malena – ispirata dall’omonimo brano "Malena canta il tango" – diventa la voce di un universo fatto di "storie intrecciate e sentimenti profondi". Le sue parole conducono il pubblico attraverso un labirinto di emozioni, evocando immagini di vite vissute al ritmo del tango. La sua voce piena d’incanto si fonde con la poesia in un dialogo continuo e avvincente tra parole e musica.
Le musiche sono un omaggio ai grandi maestri del genere: "le note di Astor Piazzolla, Carlos Gardel, Aníbal Troilo e Osvaldo Pugliese risuonano potenti e seducenti, trasportando gli spettatori in un'altra dimensione". Brani iconici come "Oblivion", "Volver", "Vuelvo al sur" e "Malena canta il tango" vivono sulla scena, ognuno raccontando una storia diversa, ma uniti da un filo conduttore comune – "la bellezza, la potenza e la forza del tango". Il tango si rivela così non solo come danza, ma come una "filosofia di vita, una narrazione collettiva che abbraccia storie di amore, dolore, lotta e speranza", in cui ogni melodia e ogni passo raccontano di vite vissute, di incontri e separazioni, di sogni e realtà.
Il fascino dello spettacolo – aggiunge il regista Francesco Branchetti - si arricchisce ulteriormente grazie all’ausilio della musica qui vero e proprio attore sin dall’introduzione dalla potente poesia  che evoca 'Oblivion' di Astor Piazzolla. La melodia è dolce e malinconica e crea l’atmosfera adatta per l’inizio dello spettacolo". In perfetta sinergia, l’attrice inizia il suo “viaggio” e la recitazione segue l’onda emotiva della musica, di un mondo incantato ed evocato, con "crescendo e decrescendo in diversi punti – musica e interpretazione diventano una sola cosa".
In questo spettacolo, il tango non è solo danza, ma poesia che prende forma, è una sublimazione dell’amore nello spirito, è la perfetta fusione dei corpi con le anime, è la fantasia che diventa realtà, è la realtà che diventa vita: è poesia in movimento, una filosofia di vita che svela il mistero del desiderio e l'eleganza della nostalgia, invitando lo spettatore a lasciarsi avvolgere dalla magia di un sogno senza tempo attraverso elementi scenografici e simbolici di un mondo magico che lo spettacolo riporta in vita anche attraverso luci meravigliose che evocano attraverso un progetto illuminotecnico, affascinante quanto suggestivo, un mondo di magia, di profumo dell’ignoto, di fascino femminile, di passione eterna, che conduce lo spettatore in un viaggio senza precedenti nell’amore e nelle passioni. La regia restituisce al testo la straordinaria capacità di indagare l’animo umano attraverso la musica, i toni, le atmosfere, i colori e l’interpretazione di una straordinaria attrice.
 

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