L'esistenza di una chiesa di Santa Maria è attestata nel 1290, ma un secolo dopo l’edificio è ormai molto deteriorato e viene demolito.
In seguito a ciò il 29 marzo 1512 il pievano di San Gaudenzio affida l’incarico di ricostruire la chiesa sul luogo del precedente edificio, dove sorge tutt’oggi. La sede parrocchiale in Santa Maria del Fiore cessa però di esistere nel 1884, quando viene trasferita nella chiesa di San Benedetto, sempre a Morro d’Alba.
La medievale intitolazione a Santa Maria di Marciano muta, dopo la riedificazione, in quella di Santa Maria del Fiore di Marciano, perché l’unico altare, chiaramente intitolato alla Vergine, viene decorato con un affresco della Madonna gestante che tiene in mano una rosa: una raffigurazione poco diffusa e ben presto abbandonata, perché ritenuta non adatta a rappresentare il ruolo mistico di Maria.
L’attuale edificio si presenta in forme semplici che, ad un esame superficiale, non rispecchiano le numerose trasformazioni subite nel corso dei secoli.
Numerosi saggi, effettuati durante un intervento di restauro e consolidamento strutturale iniziati nel 2001 da parte della Sovrintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici, hanno evidenziato una ricchezza inaspettata nell’ambito decorativo dell’edificio. Nel saggio di sinistra appare la raffigurazione della Vergine con calice nella mano sinistra e con lunga croce nella mano destra oltre al basamento di un vaso da cui fuoriescono elementi floreali. A destra, invece, è rappresentata la Vergine con Bambino, di seguito l’immagine di una Santa orante e, infine, si notano decorazioni vegetali floreali.
Tali affreschi risultano essere stati realizzati con tecnica mista, in parte a mezzo fresco e con stesure di tempera a secco, e si possono porre cronologicamente tra la fine del XVII secolo e l’inizio del XVIII secolo.
da www.comune.morrodalba.an.it