“La notte del 10 dicembre 1294 un bagliore improvviso rompe le tenebre nel cielo delle Marche. Par che l’aurora anticipi il suo sorgere: l’Adriatico si lastrica d’oro; brillano le vetrate delle chiese, le finestre dei casolari; la gente si desta di soprassalto. La luce misteriosa rimarrà sospesa finché si confonderà con l’alba.
Che cos’è avvenuto? La Casa di Nazareth preceduta da un alone di porpora, trasmigra dalla Terra Santa sul colle di Loreto Piceno, di fronte al mare…”. Così lo scrittore marchigiano Tullio Colsalvatico.
Il mare! E’ la componente presente nella Venuta. Il famoso Stoppani nel Bel Paese, descrive il mare, ispirandosi proprio a Loreto (un’onda incalza l’altra e questa è incalzata da mille ecc. ecc.). E’ lo stesso mare che ispirò D’Annunzio nell’ode Ad una Torpediniera dell’Adriatico, il mare che fu spettatore dell’onta di Lissa; delle galere che da Ancona partivano per le crociate; della gloria di Venezia. Ma torniamo alla componente lauretana. Da secoli, la fama di Loreto ha invaso l’Europa e il Nuovo Mondo. In varie nazioni del nord Europa vi sono “repliche” della Casetta della Madonna. Stupenda quella di Praga! Colombo scioglie un voto alla Madonna di Loreto. Scultori e pittori lavorano per abbellire il santuario: Sansovino, Sangallo, Baccio Pontelli, Vanvitelli (suo è il campanile), Melozzo da Forlì, ecc., lo impreziosiscono di sculture e di pitture. Tasso, Montaigne, Pascal, S. Teresa del Bambino Gesù, papi, cardinali lo visitano, Giovanni Paolo II lo ha come meta preferita. Già Flavio Biondo nella sua “Italia Illustrata” scriveva (1451): “Fra Recanati ed il Mare Adriatico v’è un villaggio aperto e indifeso con la chiesuola della Vergine, detto di Loreto, celeberrimo in tutta Italia”.
Il toponimo Loreto appare in molte zone di vari continenti. Negli Stati Uniti vi sono ben 14 località chiamate Loreto; nel Perù un Dipartimento (specie di sub-regione) porta tale nome. Nel Canada troviamo 4 località col nome Loreto ed anche un fiume Loreto; i Loreto in Argentina sono 6; 7 ne sono i Francia; 6 in Spagna; 5 nel Messico e 2 in Polonia. Le località che portano il nome Loreto sono 53; innumerevoli le vie e le piazze d’Italia con tale nome. E che dire della devozione della Cristianità verso la Madonna di Loreto? Immenso il valore dei doni dei fedeli che ne hanno costituito il Tesoro. Lo sapeva Napoleone che portò via (Galli semper fures, i Francesi sono sempre ladri) 94 Kg d’oro; 17 quintali d’argento, quadri preziosi e statue compresa quella della Madonna.
Ma come non parlare dei focaracci? Taluno sostiene che è dialettale e preferisce “falò”. Ma troviamo esempi nel Pascoli (…a fare focaracci con mucchi di platani); Cardarelli (vanno ad accendere il focaraccio in onore della Madonna).
Gloria e vanto delle nostre Marche è il fatto che abbiamo la Casetta della Madonna dove “il verbo si fece carne”. Lo scienziato e poeta Giorgio Umani nella sua poesia Il Marchigiano ce lo ricorda. Dopo aver parlato di Raffaello, Rossini, Spontini, Gigli, Gentile da Fabriano ecc. ha un felice finale: “…Ma se persino Maria Santissima // appena in segreto // ebbe dato // uno sguardo al creato // è venuta di casa a Loreto!”.
Gabriele Nepi