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Benvenuti a Pedaso, cittadina che chiude la meravigliosa valle dell’Aso, facilmente raggiungibile grazie alla stazione ferroviaria che dal Novecento raccorda in pochi minuti gli snodi di Ancona e Pescara, al comodo casello autostradale e all’aeroporto di Falconara (a 40 minuti di auto).

Ubicata alla foce dell’Aso con i suoi 3,8 kmq Pedaso rappresenta il paese delle Marche con la più piccola superficie ma con una densità molto elevata (conta circa 2700 abitanti), un luogo comunque tranquillo in cui vivere bene.

Fino a qualche decennio fa fu solo un paese di pescatori ed agricoltori; nel ventunesimo secolo, pur conservando un piccolo gruppo di marinai, ha concentrato le sue attività economiche nei settori trainanti del commercio e del turismo.

Una località dinamica e con uno spirito d'accoglienza sincera ed a misura d'uomo, si fa apprezzare dai propri concittadini ed anche dai turisti per i locali pubblici che hanno saputo nel tempo preservare le tradizioni culinarie e l'identità storica. I caratteristici chalet sul mare, le pizzerie ormai conosciute in tutta la zona, le gelaterie artigianali ed i numerosi ristoranti e trattorie ancora lasciano gustare ottimi prodotti e piatti della tradizione marinara a prezzi contenuti.

Caratterizzato dalla sua Torre Faro che segna il confine tra le acque fermane e quelle picene, Pedaso nei suoi luoghi storici, nella passeggiata a mare (intitolata dal 2002 ai cantautori italiani del XX secolo) e tra le vie urbane, diventa scenario di stagioni d'intrattenimento, di svago, sportive, sociali e culturali numerose e sempre più prestigiose.

Famosa per la sua “Sagra delle Cozze”, raccoglie genti e turisti di tutta la provincia e oltre anche nelle serate dedicate al jazz, al cinema, al teatro, alla musica, alla danza, fino ad arrivare alla festa patronale di San Pietro in cui l'unione terraferma-mare si celebra in un rito sacro unico ed emozionante.

Acqua pulita e limpida, chalet confortevoli e ben organizzati completano una offerta turistica ed economica e rivolta soprattutto ad una villeggiatura familiare.

Guido Monaldi

Uno scrigno di bellezze architettoniche e naturali da scoprire

Alla foce dell’Aso, in posizione particolare rispetto agli altri centri costieri, Pedaso è una suggestiva prominenza sull’Adriatico, che risentì notevolmente delle emergenze che provenivano dalla terra ferma e dal mare.

Segnato da decorsi stagionali assai inclementi, da frane provocate dalle abbondanti piogge, dalle erosioni torrentizie e dalla furia del mare sottostante alla collina, la cittadina è stata da sempre teatro di conflitti, di ricorrenti epidemie, di attività piratesche.

Pertanto sebbene il Castello pedasino subì uno sviluppo rallentato rispetto agli altri comuni marinari, tuttavia questo piccolo lembo di terra custodisce notevoli opere artistiche, ma soprattutto bellezze naturali che lo rendono unico e prezioso, come un gioiello multiforme, da scoprire.

La prima bellezza architettonica da segnalare è il simbolo religioso di Pedaso, la Chiesa di Santa Maria e San Pietro Apostolo, che fu costruita in marina dal 1897 per essere inaugurata solo nel 1929, esattamente il 29 giugno, nel giorno della celebrazione del protettore pedasino, San Pietro. Sito in Piazza Roma l'edificio riservato al culto del santo protettore, in stile neogotico, mostra sulla sua facciata un rosone con al centro una stella da cui partono come raggi sedici colonnine; al suo interno, a croce latina con tre navate, ampi archi ogivali e vetrate policrome, sono custodite le statue di San Pietro, Gesù Redentore e la statua con baldacchino dorato della Madonna Addolorata, ed il dipinto conservato nella sagrestia “La Sagra Famiglia con San Giovannino” legato alle vicende storiche della comunità pedasina.

Nel corso dei secoli a Pedaso le chiese edificate furono numerose, tanto quanto gli spostamenti rurali cui la popolazione fu costretta ad intraprendere, però a causa dei rovinosi accadimenti, tali strutture sono tutte crollate. Dell'antica Pedaso si è salvata solo la “Chiesetta del monte”, che domina ancora il vecchio borgo marino. Grazie al suo restauro è meta dei visitatori che raggiungono la massima altura di Pedaso  dalla Passeggiata Panoramica.

Lungo la Via Lauretana (in seguito ampliata e divenuta Statale Adriatica) il paese si è sviluppato nel corso del secolo scorso in un nucleo di espansione residenziale detto “Case Nove” in cui emergono edifici di particolare bellezza architettonica come la Scuola Elementare inaugurata nel 1927 caratterizzata da una gradevole facciata.


Dalla stradina del Monte, invece, in una posizione più alta rispetto a tutto il resto, si arriva al monumento simbolo della Pedaso marinara: il Faro. La costruzione della struttura avvenne nel 1877 ed è formata da un basamento a parallelepipedo con al piano terra ed al primo piano le stanze del guardiano. Per accedere alla parte superiore tronco-piramidale c'è una scala a chiocciola interna che termina con la lanterna. All'esterno il faro ha anche un ampio spazio circostante che è diventato location eccezionale per eventi culturali; riscoperto dall’amministrazione Monaldi dal   primo mandato. Il faro, proprio per la funzione di sistema di segnalamento luminoso e punto di riferimento per le navi del mare Adriatico, fu per motivi strategici bombardato durante il secondo conflitto mondiale per essere ricostruito nell'immediato dopoguerra. La sua bianca torre guarda al mare, là dove è maggiore la presenza degli scogli, quasi a voler vigilare sui resti del passato che essi rappresentano.

Mariateresa Ferroni

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