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L'impianto urbanistico a terrazze del centro urbano di Ostra Vetere offre immagini e richiami suggestivi: svelte scalinate (come quelle che da Porta Pesa conduce a Santa Maria di Piazza), caratteristici scorci (la costarella che si diparte dall'imboccatura di via Mazzini sino a Porta Nuova). L'abitato è dominato dalle guglie di S. Maria: seppure relativamente recente (fine Ottocento inizio Novecento) la costruzione propone, col suo campanile slanciato e la elegante cupola neo-gotica, un colpo d'occhio spettacolare e di irripetibile effetto.

Annessa al complesso parrocchiale e sistemata nella sobria armonia dell'ex convento delle Clarisse, la collezione d'arte di Santa Maria di Piazza reca testimonianza di uno splendore non dimenticato: quello dell'antica abbazia benedettina e della chiesa di S. Francesco, un tempo ubicata nell'area di Piazza della Libertà e demolita all'inizio del Novecento.

Le chiese

Storia, arte e inconfodibili segni di religiosità popolare si ripetono negli altri edifici sacri del centro urbano: Santa Lucia, dal ricco e splendido interno, San Severo (mirabile il portale romanico del XIII secolo proveniente dalla chiesa di San Francesco), San Sebastiano (oggi riadattata a sala-auditorium), Sant'Antonio al Borgo e, fuori dell'antica cerchia muraria, Santa Croce (con una splendida "Crocifissione" di Claudio Ridolfi) ed il SS. Crocefisso (affreschi quattrocenteschi e cinquecenteschi, in parte del pittore montenovese G.B. Lombardello, oltre a due formelle di terracotta policroma del sec. XV). Moderna, ma di pregevole gusto estetico, la chiesa parrocchiale della località Pongelli dedicata alla Madonna della Fiducia. Espressione di culto e religiosità diffusa è il santuario di San Pasquale Baylon eretto nel complesso conventuale di Santa Croce. Singolare e giustificato ritorno di interesse si registra poi sulla figura della Ven.le Maria Crocifissa Satellico, le cui relique si venerano nella chiesa di Santa Lucia.

Architettura civile

Innumerevoli, nel centro storico, gli esempi di architettura civile legati a specifiche epoche artistiche: splendido il Palazzo Poccianti, di forme rinascimentali, interessanti il Palazzo Comunale con la torre civica (all'interno, tele ed affreschi di pregio), il Palazzo Buti, il Palazzo Mauruzi (fuori della cerchia muraria) ed altre costuzioni gentilizie distribuite, in prevalenza, lungo la Via Gramsci. Notevoli i resti della cerchia muraria (in parte rimaneggiata), sulla quale si aprono Porta Santa Croce, Porta Pesa e Porta Nuova; caratteristici gli "androni", porticati addossati alle mura del versante che si affaccia sulla valle del Misa. A ridosso di un tratto delle mura, con estensione notevolissima e fronte su Piazza della Libertà, sorge l'ex complesso conventuale di San Francesco, che presenta nel chiostro pregevoli affreschi. Ambienti dell'antica costruzione ospitano attualmente l'Archivio Storico del Comune e la Biblioteca comunale "Giuseppe Tanfani", con ricca dotazione di pergamente, incunaboli, cinquecentine, edizioni d'arte, tele e reperti legati alla storia del paese e alle vicende cittadine.

La città antica

L'antico centro, già ubicato nell'attuale territorio di Ostra Vetere in una località definita Muracce per la presenza di ruderi in superficie, venne costituito in Municipium e inserito nella tribù Pollia. Con la conquista romana si provvide anche a collegare Ostra ai centri urbani di Sentinum e Sena Gallica per mezzo di un diverticolo della Via Flaminia, tracciato lungo la valle del Misa; il territorio ostrense fu inoltre ripartito ed organizzato con la creazione di una centuriazione. Le poche iscrizioni pervenuteci attestano la presenza di magistrati (duovir, sexvir), di corporazioni artigiane (collegium Fabrum e Centonariorum) e del culto religioso pagano (dea Bona) e cristiano, testimoniato dall'esistenza di un vescovo di Ostra ancora nell'anno 502.

Gli scavi eseguiti nel anni 1903-1904 hanno messo in luce alcuni edifici pubblici situati nei pressi del foro dell'antica città: i presumibili resti di un tempioche s'innalza ancora oggi di circa 2 metri sulla superficie del terreno, il teatro avente un diametro di metri 45 circa, le terme ubicate in prossimità del fiume, di pianta sostanzialmente quadrata e con una fronte lunga metri 59, cosituita da 12 ambienti con pavimenti in mosaico. Attualmente nell'impianto termale rimangono visibili tratti di muri perimetrali ed interni e pavimenti a mosaico dei bagni e dello spogliatoio. Recentemente sono iniziati i lavori di consolidamento e restauro della pavimentazione delle antiche terme. Sotto il pavimento a mosaico già rilevato all'inizio del novecento sono affiorate tracce cospicue di tre altri pavimenti ovviamente più datati rispetto a quello di superificie e che dovrebbero risalire al I, al II e al III secolo d.C.

fonte: www.ostravetere.com

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