La collina di Montecarotto fu fin dall'origine, luogo di confine e di incontro tra il territorio di Senigallia e di Jesi.

Pur avendo acquisito da molti secoli la connotazione di uno dei sedici castelli del Contado di Jesi, Montecarotto rappresenta idealmente l'incontro tra la vallata dell'Esino e quella del Misa.

Il panorama che si ammira dalle mura di questa cittadina è splendido: lo sguardo è in grado di abbracciare quasi tutta la provincia di Ancona, accarezzando le vallate di fiumi sino ad incontrare le cime appenniniche e la Gola della Rossa.

Entra a far parte della storia documentata a cominciare dai primi decenni del secolo XIII e la città ne conserva numerose tracce.

Sono da visitare:

la Chiesa conventuale di S. Francesco: (1612) consacrata nel 1803: "Natività", del XVII secolo, di Antonio Massi di Jesi; portone artistico. Bassorilievo con l'"Adorazione di S. Francesco".

la Chiesa collegiata SS. Annunziata: Situata nella parte alta del paese, a croce latina, fu realizzata in un sobrio ma elegante stile neoclassico.

La Chiesa del Crocefisso: settecentesca con pregevole crocefisso.

Nelle tre Chiese si possono vedere gli Organi che sono tra i migliori a suo tempo realizzati da Sebastiano Vici.

La Chiesa Collegiata della Santissima Annunziata   costruita in laterizio è a croce latina ad una sola navata in stile neoclassico con influssi barocchi con al suo interno pregiate opere d'arte

La Chiesa di Santa Maria delle Grazie o di San Filippo poco fuori dalla cerchia delle mura, su di una collina, risalente al 1660. 

La Chiesa di Santa Maria del Popolo della seconda metà del secolo XVI.

Le Chiese Rurali:  la Chiesa di San Lorenzo, la Chiesa di San Pietro e la Chiesa di Santa Maria.

Il Teatro comunale con pianta a ferro di cavallo e tre ordini di palchi.

Museo della Mail Art, naugurato nel 1985, è l’unico museo pubblico italiano che si occupa della mail art, cioè di quelle espressioni artistiche veicolabili attraverso il servizio postale.

Il torrione dell'orologio, il monumento simbolo della cittadina e l'immagine più presente nelle immagini che la rappresentano.

Il Monumento ai caduti della grande guerra di Vito Pardo autore anche del monumento nazionale delle Marche a Castelfidardo.

Oggi Montecarotto è conosciuto principalmente per la produzione di vino Verdicchio.

Fiore all'occhiello sono infatti le aziende e le cooperative vinicole per la produzione di vino DOC, alcune molto conosciute sia sul mercato italiano che estero. Il Verdicchio qui trova un clima ed un terreno particolarmente adatto, che permette di produrre un vino in grado di competere per pregevolezza sui mercati e vincere i più prestigiosi premi internazionali.

La vocazione all'agricoltura di qualità di Montecarotto è testimoniata anche dalla coltivazione dell'olivo e dall'esistenza di frantoi che producono olio d'oliva specialmente del cultivar raggia, si producono inoltre formaggi, ricotte di pecora e marmellate.

Anche l'attività manifatturiera ha avuto in questi ultimi anni uno sviluppo: sono state create aziende per la lavorazione della gomma, la produzione di macchine agricole e componenti meccanici. È presente inoltre un ricco tessuto di aziende artigiane che spazia dal settore del mobile, alla carpenteria metallica e all'impiantistica.

da www.comune.montecarotto.an.it

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