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Immerso tra le colline dell'entroterra pesarese, il castello di Mombaroccio si erge su di un colle a 325 m sul livello del mare, dal quale si gode un ampio panorama da Rimini, San Marino ad Ancona. Il paese è facilmente raggiungibile sia da Pesaro che da Fano (uscite autostrada A14) dai quali dista soli 18 Km.

Mombaroccio vanta un passato illustre se si pensa che conobbe le signorie dei Malatesta, degli Sforza, dei Della Rovere e fu feudo dei Marchesi Del Monte.
Guidobaldo Del Monte, secondo conte di Mombaroccio, fu insigne scienziato e matematico celebrato in tutta Europa.
Ispiratore del genio di Galileo Galilei, scoperse una cometa nell’anno 1604. Torquato Tasso suo compagno di studi, scrisse per lui il sonetto: “Misurator dé gran celesti campi”.

L’itinerario proposto ci riporta indietro nel tempo attraverso la visita del castello medievale con i suoi torrioni, che troneggiano all’ingresso di Porta maggiore, il Museo della Civiltà Contadina, il Museo d’Arte Sacra, la Mostra permanente del Ricamo, la Mostra Fotografica retrospettiva con un centinaio di fotografie, dai primi del Novecento alla seconda Guerra Mondiale, allestita nella splendida cornice del Chiostro di San Marco ed infine il Laboratorio di Galileo e Guidobaldo.

Da visitare:

Il castello cinto da poderose mura quattrocentesche si estende in forma oblunga da Porta Maggiore a Porta Marina, così chiamata perché guarda il mare.
Percorrendo via Guidobaldo del Monte si può ammirare il Palazzo che è stato residenza dei Marchesi Del Monte. Nella parte posteriore dell’edificio vi è un ampio giardino, aperto al pubblico, che si estende fino alle mura castellane con un camminamento sopraelevato, dal quale si gode uno splendido panorama.
Al termine della elegante via si giunge in Piazza Barocci.
Su di essa si affaccia il Palazzo del Comune (sec. XIV). A fianco del palazzo si erge la poderosa Torre Civica, opera squisita di stile medioevale. Attigua ad essa si trova la chiesa intitolata a San Marco con il portale sormontato da un bassorilievo raffigurante il Leone di San Marco con l’artiglio sul Vangelo (sec. XV).

Nella parte quasi centrale del paese, si trova la chiesa dedicata ai SS. Vito e Modesto, protettori del luogo. La bella struttura dell’interno, la leggiadria dell’ornato, la sua altezza, le danno luminosità e maestosità insieme. Vi si ammirano l’Altar Maggiore in marmo frigio ed alcuni dipinti di notevole valore artistico. Attiguo alla chiesa è l’ex convento dei Girolomini, ora sede municipale. Dalla chiesa di San Marco si accede al Museo d’Arte Sacra ed al Museo della Civiltà Contadina.

fonte: Pro Loco Mombaroccio (digilander.libero.it/proloco_mombaroccio/)

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