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Cupra vuol dire mare, essa è infatti .... marittima. La cittadina marchigiana, oggi ben organizzata ed integrata nel polo ricettivo della 'Riviera delle Palme', individua la sua vocazione turistico-balneare nei primi anni del Novecento.

Alle spalle della marina (il paese propriamente detto) si trovano tre colline: Sant'Andrea con l'omonima rocca (recentemente ristrutturata), Marano con l'incasato medievale e Boccabianca.

Il piccolo centro rivierasco, sorto da poco, era stato scoperto da un turismo di élite, attratto dal particolare fascino intimo e discreto di un angolo familiare e riposante.

La spiaggia si presentava con la naturale spontaneità di un luogo di mare dove, in un pregevole equilibrio ambientale, la terra diventa marina, senza soluzione di continuità. Dal verde orticello si partiva un incerto viottolo il cui fondo ghiaioso, superandogli arbusti radi e le macchie di tamerici salmastre, incontrava la compatta e abbagliante ammucchiata di ciottoli dentro i quali entravano sonore, le onde verdi di un mare trasparente.

La tranquilla e riservata spiaggia 'di moda' si predisporrà lentamente, con i successivi interventi strutturali, specie negli anni Trenta e Quaranta, al boom di un turismo balneare che interesserà tutta la costa.

Fu progettato il lungomare che terminava a nord all'altezza del torrente Sant' Egidio, sorsero i caratteristici villini Liberty, si costruì uno 'Stabilimento Bagni' nome che poi verrà cambiato con quello di Sirenella, così come numerosi saranno i mutamenti architettonici, gestionali e quelli d'uso dello stabile.

Compaiono i primi oleandri, scompaiono i rozzi pali di legno della linea elettrica, si adorna il vialetto sterrato con giovani pini che verranno poi sostituiti dalle palme; resistono ancora sulla prima linea, le file di tamerici, popolare surrogato delle rare cabine padronali e la spiaggia diventerà a poco a poco sabbiosa dopo la messa in mare delle scogliere frangiflutti.

Il fenomeno turistico ha ormai preso piede e costituisce un elemento di forza dell'economia cuprense.

Da non perdere: i ruderi dell'antico Castello di S. Andrea (sec. XIII), verso sud, fuori dalle mura, si conservano i muri medievali di questo castello di avvistamento e difesa risalente al XIII secolo. La fortificazione è a base rettangolare e si leggono oggi solo le rovine delle mura perimetrali e l'alta torre maestra. Nell'estate 2003 il Castello di S. Andrea è stato restaurato e trasformato in uno spettacolare teatro all'aperto.

Degne di essere visitati anche la collegiata che conserva un Trittico di V. Crivelli, il Foro Romano, Ninfeo e Villa Romana, il Museo del Territorio, il Museo Malacologico Piceno che raccoglie conchiglie e molluschi di ogni parte del mondo (www.malacologia.it) e il Presepio Poliscenico di arte spagnola con 19 scene della vita di N. S. Gesù Cristo. (www.presepiocupra.com)

Nel mese di settembre si svolge il Cupra Musica Festival, evento di rilievo internazionale.

Fonte: www.comune.cupra-marittima.ap.it

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