dal 09 Aprile 2026 al 12 Aprile 2026 giovedì 9 aprile ore 21; venerdì 10 aprile ore 21; sabato 11 aprile ore 21; domenica 12 aprile ore 17Teatro della Fortuna Fano (PU)0721.800750www.amatmarche.net
dal 09 Aprile 2026 al 12 Aprile 2026 giovedì 9 aprile ore 21; venerdì 10 aprile ore 21; sabato 11 aprile ore 21; domenica 12 aprile ore 17Teatro della Fortuna Fano (PU)0721.800750www.amatmarche.net
Descrizione
Creazione per nove danzatori
coreografie Mauro Astolfi musiche Antonio Vivaldi disegno luci & set concept Marco Policastro costumi Mélanie Planchard assistente alla coreografia Alessandra Chirulli danzatori Maria Cossu, Martina Staltari, Lorenzo Beneventano, Roberto Pontieri, Anita Bonavida, Giuliana Mele, Filippo Arlenghi, Alessandro Piergentili, Miriam Raffone produzione Spellbound Contemporary Ballet una coproduzione internazionale tra Spellbound, Les Théâtres de la Ville de Luxembourg, Orchestre de Chambre de Luxembourg / con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo / in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia in Lussemburgo e cult!ur partner, c/o Norddeutsche Konzertdirektion Melsine Grevesmühl GmbH
Al centro di Vivaldiana, l’idea di lavorare a una parziale rielaborazione dell’universo di Vivaldi integrandolo con alcune caratteristiche della sua personalità di ribelle fuori dagli schemi. Da questa suggestione è partito il coreografo Mauro Astolfi per tradurre in movimento alcune creazioni di Vivaldi e raccontarne il talento e la capacità di reinventare, nella sua epoca, la musica barocca.
Musicista immerso in un contesto dominato dalla razionalità, Vivaldi si è distinto per la piena consapevolezza di andare oltre i limiti del proprio tempo e la noncuranza a muoversi contro corrente: in questo consiste la sua genialità. Da qui l’idea di Astolfi di rielaborare la sua architettura musicale cercando di restituire alla sua opera caratteristiche di unicità, quelle opere che forniscono un’insuperabile fonte di ispirazione per dare forma a una ricerca in danza che accosti armoniosamente gli aspetti artistici alle declinazioni umane più istrioniche e talvolta folli del “prete rosso”, il primo musicista a comporre col preciso intento di stimolare il gusto del pubblico e non di assecondarlo.