Scritto e diretto da Francesca Garolla, vincitrice "Premio Valeria Moriconi Futuro della Scena 2022", e interpretato da Viola Graziosi, Per la vita è un lavoro che nasce all’interno di una trilogia che indaga il tema della libertà e arriva in scena in forma di “cantiere aperto” al termine di una residenza di allestimento alla Chiesa dell’Annunziata di Pesaro sabato 20 maggio e, in forma di “primo studio”, al Teatro Pergolesi di Jesi domenica 21 maggio.
I due appuntamenti sono proposti nel cartellone di TeatrOltre, festival regionale ideato e realizzato all’insegna della multidisciplinarietà dall’AMAT con, tra gli altri, i Comuni di Pesaro e Jesi e la Fondazione Pergolesi Spontini, un palcoscenico ampio per le più importanti esperienze dei linguaggi contemporanei.
A Jesi, giovedì 18 maggio alle ore 18 presso le Sale Pergolesiane del Teatro Pergolesi, lo spettacolo sarà preceduto dall’incontro con Francesca Garolla nell’ambito del progetto Essere Spettatore a cura di Pierfrancesco Giannangeli. L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti disponibili con prenotazione obbligatoria (0731 202944 - marketing2@fpsjesi.com).
“Per la vita, testo di cui presento oggi una prima tappa di lavoro e di studio, nasce all’interno di una trilogia sulla quale sto lavorando da diversi anni. Una trilogia – racconta Francesca Garolla - che indaga il tema della libertà in tre declinazioni: una libertà “assoluta” che non si interroga da un punto di vista etico o morale sulle conseguenze delle proprie azioni (Tu es libre), una libertà che invece tocca il tema della responsabilità, individuale, collettiva e storica, nella sua eredità generazionale (Se ci fosse luce) e, in Per la vita, una libertà “rifiutata”, evitata, negata a se stessi consapevolmente. Per la vita riflette su come si possa accettare, se non desiderare, una condizione di prigionia, reale o mentale che sia. In scena una donna, sola, sembra obbedire alla volontà di qualcun altro, ad una madre-maman che “a fin di bene” l’ha relegata nella sua stanza, rendendola terrorizzata e disgustata dalla vita che accade fuori dalle sue finestre, costretta, imprigionata in affermazioni, regole e limiti. Ma è quando la madre scompare – è poi mai davvero esistita? – che comprendiamo come la protagonista stessa non voglia davvero liberarsi. È nella sua prigione – che ha voluto, immaginato, abitato – che trova la sua libertà”.
Testo e cura della mise en espace sono di Francesca Garolla, aiuto regia Alan Alpenfelt, ricerca sonora Emanuele Pontecorvo, l’abito di scena è una creazione di Tina Sondergaard, produzione 369Gradi, in collaborazione con AMAT & Teatri di Pesaro, testo realizzato con il sostegno di La Chartreuse - Centre National des écritures du spectacle, Istituto Italiano di Cultura di Parigi.
La residenza di allestimento a Pesaro è realizzata nell’ambito di RAM Residenze Artistiche Marchigiane finanziate da MiC e Regione Marche.
Biglietteria presso Teatro Sperimentale Pesaro 0721 387548 e Chiesa dell’Annunziata 334 3193717 il giorno dello spettacolo da un’ora prima dell’inizio, Teatro Pergolesi Jesi 0731 206888, AMAT e biglietterie circuito vivaticket. Inizio spettacoli: Pesaro ore 21, Jesi ore 17.
Foto 1: ViolaGraziosi
Foto 2: Francesca Garolla