All'interno del chiostro dell'Abbazia di Lamoli di Borgo Pace si trova il Museo dei Colori Naturali "Delio Bischi". Voluto e realizzato dall'Oasi San Benedetto, il Museo è un elemento qualificante di una politica del territorio come bene vivo, per un pubblico interessato e desideroso di conoscere.
Si tratta di un percorso sulla storia dei colori naturali attraverso l'uso che l'uomo ne ha fatto nel corso dei secoli, dall'antichità fino ai primi anni del '900 quando entrarono sul mercato i colori sintetici. Oggi, a causa delle tante ed evidenti problematiche ambientali, si torna a riscoprire la storia di questi antichi e nobili colori. Il Museo approfondisce questi aspetti, proponendo documenti d'archivio e bibliografici, offrendo un percorso pratico di esperienze e laboratori per conoscere la natura del colore vegetale, la coltivazione della piante tintorie, l'estrazione del colore, l'utilizzo dei pigmenti nei possibili campi d'impiego e disponendo anche di un laboratorio per la realizzazione dei colori e applicazioni su supporti diversi.
Nel chiostro sono esposti i documenti d'archivio, l'erbario con le schede tecnico-scientifiche sulle principali essenze tintorie e un laboratorio di sviluppo e ricerca per l'estrazione dei pigmenti vegetali da fiori, bacche, foglie e radici. Il Museo illustra specie di piante tintorie quali la robbia, la reseda e il guado. La coltivazione e la lavorazione del guado costituirono, nel periodo rinascimentale, una risorsa essenziale nello sviluppo commerciale ed economico del Montefeltro: l'indaco infatti era un colore prezioso, per la complessità delle fasi di estrazione e tintura, che solo la nobiltà poteva permettersi.
La lavorazione del guado è stata recentemente riscoperta nel Montefeltro da Delio Bischi attraverso i ritrovamenti di macine e mulini da guado che servivano per l'estrazione del pigmento da questa pianta. Il visitatore, attraverso un percorso tra il Museo, la serra e le coltivazioni sperimentali, potrà conoscere e sperimentare la natura del colore vegetale, la coltivazione della piante tintorie, l'estrazione del colore e l'utilizzo dei pigmenti nei possibili campi d'impiego. Il Museo è sempre aperto e sono disponibili informazioni e dimostrazioni per chiunque sia interessato all'approfondimento e alla ricerca sull'argomento. Si organizzano corsi e stage dal sabato alla domenica (corso di tintura di lana, seta e cotone con colori vegetali, erbe e colori). Si vendono anche prodotti realizzati con i colori naturali (saponi, candele, tessuti e filati, acquerelli tempere e pigmenti).
Aperture: sabato, domenica e festivi di luglio e agosto dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18; altri giorni su richiesta; ingresso a pagamento