Maratona di tre concerti a Jesi, Ostra Vetere, Montecarotto
La russa Kirillova in esclusiva in Italia tra antico e moderno
Montecarotto vanta un’importantissima radice storica e culturale che la distingue nelle Marche e a livello nazionale: è stata infatti centro di produzione e irradiazione di arte organaria, con inizi operativi nel ‘500 poi affermatisi al massimo grado dal primo ‘700 come vera e propria “scuola” identificata e riconosciuta. Capostipiti ne furono i fratelli Gasparrini e soprattutto il canonico Antonio Fioretti con molti suoi allievi, tra cui la dinastia familiare dei Vici e altri continuatori di essa per tutto il XVIII secolo e oltre. Il Festival dell’Organo “Omaggio ai Vici”, nel nome identificativo dei più famosi e prolifici costruttori, è una produzione del Sistema Regionale del Barocco Musicale nata appositamente per ricordare e valorizzare l’antica Scuola Organaria con un variegato Cartellone originale di concerti di alta qualità, a Montecarotto e in altri centri del territorio: appuntamenti sempre alle ore 21 e ad ingresso libero, con un continuo e caloroso seguito di pubblico fin dalla première dell’11 agosto.
IN ESCLUSIVA DALLA PRESTIGIOSA SCUOLA RUSSA Anna Kirillova, artista russa della grande scuola di San Pietroburgo -poi perfezionatasi con i maggiori maestri in Patria, in Germania e in Svizzera- conclude alla grande il Festival con una maratona mozzafiato di tre concerti in tre giorni, di cui due in escursione: il 29 agosto a Jesi nel maestoso Santuario Madonna delle Grazie sul moderno organo Zenoni del 1964, con un programma sinfonico che esalta le ricche potenzialità espressive dello strumento; il 30 a Ostra Vetere, sull’antico organo del 1707 di Fioretti, nume tutelare della Scuola Organaria Montecarottese, conservato nella deliziosa Chiesa Santa Lucia; infine, quale conclusione istituzionale del Festival, la sera del 31 alla Collegiata SS. Annunziata di Montecarotto, sullo straordinario Saverio e Sebastiano Vici del 1776.
J.S.BACH E OLTRE Sul moderno organo novecentesco del Santuario delle Grazie di Jesi, Kirillova presenta la potenza del grande organo dal Barocco al Novecento, con un programma che accanto ad autori barocchi quali Vivaldi, Böhm e Johann Sebastian Bach –di cui esegue due imponenti e profonde famose composizioni, un Preludio e Fuga e una Toccata e Fuga- offre all’ascolto le sonorità più sinfoniche e contemporanee di autori francesi dei secoli XIX e XX, come Vierne e Widor.
VOCI DAL GRANDE NORD Con sottotitolo “Sensibilità del Barocco nelle scuole europee”, sugli organi antichi di Ostra Vetere e di Montecarotto, Kirillova propone infine musiche di Sweelink, Stanley, Weckmann, Bruhns, Bach, Frescobaldi: ovvero, un ampio panorama di scrittura dell’epoca che dall’Italia spazia a diverse aree culturale del nord Europa, Olanda, Germania, Inghilterra. Nonostante la giovane età, Anna Kirillova è interprete emergente nel panorama internazionale ed è in Italia appositamente e in esclusiva per il Festival: un finale di programmazione di grande spessore artistico e ampio richiamo di attenzione del settore.