RETE DEI MUSEI SCIENTIFICI
Ci piace immaginare la vostra partenza da Macerata, capoluogo di Provincia: nel suo centro storico, pulsante di vita grazie anche alla sua centenaria università, sono molti i musei che possono attrarre la vostra attenzione. Se però preferite la Natura, scendete la ripida Piaggia della Torre e voltando a sinistra lungo via Santa Maria della Porta avrete a vostra disposizione le collezioni del Museo Civico di Storia Naturale.
Da Macerata si può scendere verso Sforzacosta e percorrere la Strada Statale 77 della Val di Chienti per raggiungere San Severino Marche. Qui, dopo una visita al Palazzo Tacchi Venturi ed uno sguardo alla Piazza del Popolo, ci si può arrampicare sul colle che sovrasta la città, custode del Duomo Vecchio (XI secolo) e che ospita anche il Museo Civico Archeologico "G. Moretti" con la sua sezione geopaleontologica. Ritornando sulla provinciale 361 e procedendo verso Camerino si incontra il bivio per Gagliole, piccolo e caratteristico centro che si distingue per la presenza di un castello fortificato, della chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo e del notevole Museo di Storia Naturale. Ancora lungo la provinciale 361 si risale verso Camerino, la Città Ducale.
Ci si può perdere nel Centro storico di questa città, sede dal 1336 di una delle più antiche Università d’Italia, per poi ridiscendere verso il Complesso monumentale di San Domenico dove sono ospitati la Pinacoteca e il Museo civici insieme al Museo delle Scienze dell’Università ed alle sue collezioni paleontologiche. Tornando a percorrere la Val di Chienti la strada si insinua fra boschi fittissimi, fino a raggiungere Serravalle di Chienti, ultimo centro abitato marchigiano prima del confine con l’Umbria, dove potrete trovare il Museo-Laboratorio paleontologico. Percorrete poi a ritroso la statale 77, che lascerete per la provinciale 256 e dopo pochi chilometri, arriverete a Matelica. Numerosi i monumenti da visitare, dalla Cattedrale al Palazzo Piersanti, sede dell’omonimo Museo; da non mancare anche Piazza Mattei con la famosa Fontana, per poi terminare la visita al Museo Civico Paleontologico nell’ex Palazzo del Governo.
RETE ARCHEOLOGICA DELLA PROVINCIA DI MACERATA
Il territorio della provincia maceratese, affacciandosi sull’Adriatico e grazie alla sua conformazione caratterizzata da agili percorsi vallivi, ha da sempre collegato est e ovest della penisola italica e del Mediterraneo.
Tali caratteristiche hanno quindi consentito dal paleolitico fino a tutta l’età romana la nascita e lo sviluppo di una fitta ed articolata rete di insediamenti umani diffusi su tutto il territorio che compongono oggi il sistema archeologico della provincia di Macerata. I Musei di Camerino, Cingoli, Recanati e Muccia con le loro raccolte dedicate alla preistoria e all’età del bronzo offriranno una degna introduzione. Poi grazie alla vista a quelli di Matelica, San Severino Marche, Tolentino. Pievebovigliana e San Ginesio sarà possibile inquadrare la civiltà picena. E’ l’età romana quella che, grazie alla nascita della città, ha maggiormente disegnato il paesaggio archeologico maceratese, condizionando le stesse modalità con cui oggi è organizzato il sistema delle nostre città e dei nostri borghi nati proprio nel medioevo su profonde radici romane.
Dopo la visita ai Musei di Treia, Pollenza, dell’Abbadia di Fiastra e di quello di San Severino Marche non potrà mancare una passeggiata all’aria aperta nel Parco della stessa San Severino Marche (Septempeda), nelle aree archeologiche di Macerata, l’antica Ricina con il suo monumentale teatro, di Serravalle di Chienti (Plestia), di Caldarola e nel sito dell’antica colonia di Porto Recanati (Potentia). Per concludere, Urbisaglia dove il Museo ed il Parco Archeologico di Urbs Salvia offrono una documentazione quasi completa ed unica in Italia centrale per lo stato di conservazione, dei quartieri e dei monumenti pubblici di cui era dotata una città romana.