Edificato originariamente nel 1771 con decorazioni del pittore G. Carlini, il Teatro fu ampliato, o per meglio dire ricostruito quasi interamente, diversi anni dopo perché inadeguato sotto il profilo della capienza. La nuova costruzione venne affidata all’architetto Pietro Maggi e completata nel 1820. Dopo un accurato intervento di restauro durato circa una decina d’anni, il Teatro del Serpente Aureo è stato riconsegnato alla città recentemente.
Ospitato nel palazzo comunale di origine medievale, il Teatro presenta una sala a ferro di cavallo con tre ordini di palchi e il loggione. I parapetti sono decorati in stucco bianco e oro con motivi floreali. La volta, a vela, è interamente dipinta a tempera con figure mitologiche nel tondo centrale, mentre nel fascione sono rappresentati angeli e ghirlande.
Curiosa è la storia del nome che trae origine da un piccolo serpente d’oro a cui, secondo la tradizione, sono riconosciuti poteri taumaturgici. Essendo molto venerato da tutta la cittadinanza gli offidani vollero dedicare al serpente il Teatro.
L’attuale Teatro Serpente Aureo, rimodernato nel 1862, è un vero gioiello di concezione barocca di tipo a boccascena o, come comunemente si suole dire, (all’italiana), con schema a "ferro di cavallo” con tre ordini di palchi sovrastati da un loggione a galleria.
Non ha una facciata propria e l’ingresso è posto sotto il portico del Palazzo Comunale.
Attraverso un atrio neoclassico del 1864 adornato con statue rappresentanti quattro Muse, si entra nella sala formata da 50 palchi in giro di tre ordini con loggione e platea.
L'apparato decorativo è stato rinnovato nel 1867.
La volta, raffigurante Apollo e le Muse, venne dipinta da Alcide Allevi (1831-1893).
Attorno, otto medaglioni raffigurano i più illustri autori della lirica e della prosa. Il tutto è dominato da un artistico lampadario con globi di cristallo.
Al centro, nel grande tondo, l'immagine del Dio Apollo con le Muse della Musica, della Tragedia e della Commedia e un Cupido ai piedi.
Sul palcoscenico si conserva ancora il vecchio sipario con dipinta la leggenda del mitico Serpente d’Oro. Varie le modifiche strutturali succedutesi nel 1900. Nel Novembre del 1907 veniva sostituito l’impianto dell’illuminazione a gas con quello elettrico; nel 1922, su progetto dell’ing. G. Condio, si procedeva all’abbassamento della platea; tra il 1928 e il 1930 venivano effettuati, dall’ing. Rossini, lavori di consolidamento; nel 1950 un palco veniva utilizzato a cabina per le proiezioni cinematografiche; nel 1954 veniva ristrutturata la pavimentazione e il teatro veniva dotato di un impianto di riscaldamento.
Nel 1991 hanno avuto inizio alcuni lavori di adeguamento dei servizi e degli impianti, terminati nel 2002 con la riapertura del teatro.
SCHEDA TECNICA
Tipologia: Sala a ferro di cavallo con tre ordini di palchi e loggione a balconata.
Posti: 500
Periodo di costruzione: 1816/1820
Progettista: Arch. Pietro Maggi