La piazza Umberto I, fin dalle origini concepita al centro dell’abitato, è un classico esempio del “sistema a piazza unica”, e ha conservato il ruolo di centro vitale tipico delle strutture urbane a castello: uno spazio che sul piano dell’immagine come su quello della funzione sintetizza il carattere identificativo della piazza-salotto, al tempo stesso accogliente e a misura d’uomo, luogo esclusivo di frequentazione della vita della comunità, polo civico-religioso catalizzatore dei rapporti sociali e culturali.
La piazza, di modeste ma ben proporzionate dimensioni, si presenta nella sua sistemazione settecentesca, delimitata dalle facciata della chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta (1792) a ovest, del Municipio con la torre civica (XV secolo) a nord, dalla casa Fassitelli (ultimata anch’essa verso la fine del Settecento) a est e dal loggiato della casa Vinci a sud: l’elegante casa Fassitelli (già Feriozzi), con facciata in stile neoclassico (rimaneggiata nel XIX secolo) con la superficie intonacata, è impreziosita dagli elementi architettonici in laterizio a vista (imbotti di porte e finestre, cornici e cornicione) che la rendono organicamente inserita nell’insieme. Anche la casa Vinci, sul lato sud della piazza, svolge con dignità la sua funzione di quinta scenografica, con un bel loggiato a tre fornici e la facciata in mattoni a vista, suddivisa in elementi modulari scanditi da lesene e cornici marcapiano.
fonte: Comune di Cossignano