L'ingresso della primavera 2014 ad Ascoli Piceno ha coinciso con l'inaugurazione del Museo dell’Alto Medio Evo al Forte Malatesta. L'allestimento, al terzo piano del Forte, insieme ai corredi funerari longobardi rinvenuti a Castel Trosino, ospita le oreficerie gote di Arquata del Tronto e numerosi reperti scultorei altomedievali appartenenti al Lapidario del Comune.
Nei suggestivi ambienti progettati da Antonio da Sangallo il Giovane viene proposto un interessante allestimento che si avvale di moderni supporti multimediali che consentono al visitatore di fruire di una visione particolareggiata degli oggetti, di una accurata presentazione del contesto di rinvenimento e di vari approfondimenti di natura tecnica.
Attraverso un articolato sistema di touch-screens, disposti accanto alle vetrine lungo tutto il percorso espositivo, è dunque possibile creare una coinvolgente interazione con i reperti, volta a ricostruire lo stile di vita, il vestiario e le armi in uso presso le popolazioni longobarde insediate nel territorio ascolano.
La visita al Museo inizia con un video che illustra la storia del ritrovamento e della campagna di scavo condotta nel 1893-1896 e si conclude con un altro filmato che, attraverso rilievi, fotografie d’epoca e disegni ricostruisce le alterne vicende del “Tesoro Longobardo di Castel Trosino”.
Tra i manufatti presentati, una sepoltura femminile ed una maschile caratterizzate da un ricco corredo che qualifica i defunti come personaggi di alto rango: i finimenti per la cavalcatura e la ricca cintura guarnita con puntali in oro testimoniano l’altissima qualità tecnica della tradizione orafa longobarda; le fibule a disco ornate in filigrana e le collane in pasta vitrea completate da pendenti in oro consentono di documentare il grande fascino che la tradizione bizantina ha esercitato sui Longobardi.