La raccolta archeologica è stata recentemente riallestita all'interno di Palazzo Cento, residenza signorile del XVI secolo, che accoglie oggi anche un´interessante pinacoteca, una pregevole collezione di ceramiche fabbricate a Pollenza tra il 1810 e il 1905, mobili d'epoca e una singolare raccolta di crocefissi. La mostra dei reperti archeologici è allestita in una stanza al primo piano, preceduta dall´esposizione, lungo il corridoio d´ingresso, di una statua femminile frammentaria e acefala.
ll museo è composto da due nuclei di reperti. Il primo è stato costituito grazie ai rinvenimenti occasionali rinvenuti in località Montefrancolo, tutti riferibili ad un insediamento romano. Questa origine è documentata, tra l'altro, da un torso maschile in marmo, forse Apollo; da una statua femminile vestita di chitone e coperta da un mantello di pelle ferina, alla quale è stata ricollegata una testa con una acconciatura detta "a melone"; infine da una testa femminile in arenaria. Il secondo nucleo della raccolta si è formato a seguito di alcuni scavi condotti alla metà degli anni ´40 sempre in località Montefrancolo.
Tra i reperti si segnalano un corno di cervo lavorato, frammenti di ceramica d'impasto, vasi ed oggetti di bronzo, vaghi di collana, che documentano un´occupazione ininterrotta del sito dall´età del bronzo fino all´età del ferro.
Recente rinvenimento ed esposizione al piano terra del museo riguarda mosaici pavimentali tipici del periodo repubblicano tra Silla ed Augusto, ed un prezioso èmblema rappresentante una scena mitologica, di caccia al cinghiale, ispirata ai modelli del IV-III sec. a.C.
Questo tappeto musivo, realizzato con tesserine di marmi colorati, di terracotta e di pasta vitrea, è ulteriormente incorniciato da un motivo a rombi (opus vermiculatum) dalla ricca scala cromatica: ai colori tradizionali, si aggiungono sfumature dall´azzurro al verde mare.
fonte: www.comune.pollenza.mc.it