Antiche tradizioni e valori made in Monte Vidon Corrado
E’ il secondo più piccolo comune per superficie della provincia Fermo ma Monte Vidon Corrado si posiziona tra i primi posti se a venire letta è la lista dei centri più produttivi del Fermano.
Uno dei poli del distretto del cappello, questo Comune ha saputo nel tempo sfruttare le proprie tradizioni per emergere a livello internazionale. In questo fazzoletto di terra anticamente durante il giorno, soprattutto in estate, si lavorava perlopiù nei campi, mentre di sera e nelle pause invernali si occupava il tempo intrecciando la paglia per formarne delle trecce da vendere l’indomani ai produttori locali di “pagliette”, arrotondando così le entrate familiari, sempre troppo esigue.
Il riscatto dalla campagna è avvenuto con il coraggio, la sagacia ed una grande voglia di farcela: dalla produzione di cappelli, agli accessori per l’abbigliamento, Monte Vidon Corrado insieme alle cittadine limitrofe è diventato il punto di riferimento per la produzione di articoli eccellenti made in Italy di interesse internazionale.
Tuttavia non solo cappelli ed accessori hanno permesso a questa cittadina di crescere insieme ai propri abitanti: oltre alle piccole attività perlopiù a conduzione familiare, svettano aziende di minuterie metalliche e nuove imprese condotte da giovani imprenditori che alimentando l’occupazione, e gli investimenti produttivi hanno disincentivato la tendenza all’abbandono della terra natale, favorendo piuttosto un insediamento sempre più radicato.
Ad incentivare lo sviluppo economico del “borgo liciniano” ha sicuramente giovato la predisposizione della nuova area industriale che, nonostante le difficoltà connesse alla grave crisi economica dei primi anni del nuovo millennio, riesce ad ospitare aziende giovani ed intraprendenti. Ieri come oggi gli “uomini” montevidonesi continuano a costruire il futuro delle proprie vite e del proprio paese raccogliendo i frutti e gli insegnamenti dei veterani e, coltivando la giusta dose di ambizione, di onestà e di duro lavoro, tengono alto il valore e l’amore per la propria terra.
Persiste nel tempo, per la gioia dei buongustai e di chi vuol nutrirsi genuinamente, un’attenzione per l’enogastronomia che si fonda sulle proprie tipicità: olio, vino, miele, sono tutti prodotti rintracciabili nelle “rare” aziende agricole montevidonesi oppure presso i locali ricettizi e dediti alla ristorazione, sempre pronti a soddisfare le esigenze degli avventori più golosi.
A parte qualche eccezionale occasione in cui il paese organizza momenti conviviali perlopiù legati al folklore, allo sport, al cibo o ai cappelli, Monte Vidon Corrado si rende unico cercando di soddisfare i “palati meno chiassosi”: annualmente viene predisposta una serie di appuntamenti in cui si incontrano autori, poeti, relatori, artisti e chiunque voglia avvicinarsi al mondo artistico e letterale. Avere un’eredità artistica, lasciata dal grande Osvaldo Licini, ha sicuramente rappresentato un onòre ed un ònere per la comunità che non poteva essere ignorato. La comunità è anzi riuscita negli anni a valorizzarla sempre di più, creando quel fermento e quell’interesse intellettuale, in controtendenza con la politica culturale contemporanea. Una realtà di eccezionale rilevanza, quella legata al Centro Studi Osvaldo Licini di Monte Vidon Corrado degna dei più importanti riconoscimenti istituzionali e sociali.
Non ci si deve sorprendere infine se, arrivando in paese, qualcuno volesse accompagnarvi per le vie del borgo storico fin sopra al belvedere per raccontarvi del proprio grande piccolo patrimonio storico. Tutto ciò è naturale qui: anche l’accoglienza che i montevidonesi sentono di voler aggiungere a ciò che le proprie mura già custodiscono è un patrimonio culturale che merita di essere visitato, conosciuto, percepito e vissuto.