Poco lontano dal capoluogo tra boschi di lecci, querce e avellane, sorge il maestoso Eremo Camaldolese di Santa Croce di Fonte Avellana. In quest' area di Serra Sant’ Abbondio sembra che il tempo si sia fermato, qui la vita il senso delle cose si sono arrestati al XII secolo. Ci troviamo in una piccola città di pietra che sorge ai piedi del Monte Catria circondata di boschi rigogliosi dove c'è una quiete che domina il paesaggio, si sente solo il suono della campana della vita monastica. Fondato nel 977 fu ricordato da Dante Alighieri nel XXI canto della sua Divina Commedia dopo esserci stato ospite nel 1380. San Pier Damiano, priore dal 1043 al 1072, ha trasformato i monastero in un grande centro spirituale, di cultura che diede vita alla vita monastica, un grande influsso sulla vita religiosa.
Il monastero è formato al piano terra da ampie sale che risalgono al XI e XII secolo, da qui si ha accesso al Sancta sanctorum della cultura medioevale, il meraviglioso scriptorium dove i monaci amanuensi, alla luce del sole e a lume di candela, trascrivevano il sapere delle antichità e dalla Biblioteca Dante Alighieri che conserva oltre 10 000 volumi.
fonte: Pro Loco Serra Sant'Abbondio (www.ssabbondio.it)