La trecentesca chiesa ed il complesso monastico, di recente oggetto di restauro, sono la sede di un sito museale contenente reperti ed opere d’arte che raccontano l’identità della cittadina vadese.
La sezione archeologica presenta materiale riconducibile al Neolitico e all’epoca romana: lapidario e statuaria, oltre a materiali d’uso comune, emersi dagli scavi condotti nella Domus del Mito, una vasta area di circa 1.000 mq, che conserva un patrimonio musivo del I secolo d.C. fra i più consistenti dell’intera penisola italiana.
Il Complesso ospita un Museo d’Arte Sacra che raccoglie opere dal territorio vadese, nei secoli, visitato da artisti come Lorenzo Ghiberti, Della Robbia e Zanino di Pietro. Sant’Angelo in Vado ha dato i natali ai fratelli Taddeo e Federico Zuccari che nella seconda metà del XVI secolo conquistano da protagonisti il proscenio nazionale e internazionale, realizzando per la loro cittadina i capolavori qui conservati; Giovampietro Zuccari costituisce una fiorente bottega di intagliatori continuando la tradizione dei plasticatori locali.
Fra i capolavori ricordiamo:
Maestro del Vescovado, Madonna con Bambino e i Santi Michele Arcangelo e Marina, primo quarto sec. XIV;
Bottega della Robbia, Deposizione di Cristo, sec. XV;
Raffaellino del Colle (Sansepolcro 1495-1556), Madonna con Bambino, i Santi Pietro, Paolo e il committente
Raffaello Schiaminossi (Sansepolcro 1572-1622), Madonna della Ghiara
Taddeo e Federico Zuccari, Madonna degli Angeli, VII decennio XVI secolo
Federico Zuccari, Sacra Conversazione, 1603
Domenico Cresti, detto il Passignano, Natività di San Giovanni Battista, post 1581-inizi XVII secolo
Giovan Francesco Guerrieri, Decollazione di Santa Caterina d’Alessandria, 1645 ca.