La solitaria piazzetta rappresenta nel suo aspetto la storia delle varie epoche del paese. Oltre la torre, dal punto di vista storico-artistico occorre segnalare la chiesa parrocchiale di San Silvestro , fatta costruire alla fine del secolo XVIII su progetto di Cosimo Morelli di Imola.
La Chiesa è di stile neoclassico, elegante e luminosa nelle sue linee rese ancor più semplici e razionali da quando un parroco, dopo il Consiglio Vaticano II, si è affrettato a far sparire balaustra,, pulpito, coro in legno e tutti gli altari laterali. Fortunatamente sono rimaste alcune tele, tutte di pregevole fattura, in particolare quella della “ Madonna delle Grazie ”, trasportata qui dalla chiesina votiva che si trova dietro il comune. È di scuola veneta (e non barroccesca come tradizionalmente si crede). Ora è collocata a destra dell'altare maggiore e ricorda la gratitudine di un capitano delle milizie – Tebaldo Cumano – scampato miracolosamente ad un'imboscata. Interessante anche la riproduzione seicentesca dell' “Ultima cena” del Barrocci e altri grandi tele attribuite al Lazzarini di Pesaro. Interessante anche il crocefisso oggetto di secolare venerazione da parte dei paesani.
L' organo , piccolo gioiello musicale di poco meno di n. 500 canne, inventariato ora come bene culturale delle Marche, è stato restaurato di recente e risale parte al 1700 e parte al 1800. Di qualche interesse è l'attuale Palazzo del Comune , che risale alla fine del sec. XVII. Già abitazione della nobile famiglia dei Massaioli, fu acquistato alla fine del 1800. per adibirlo a sede comunale. Di originale rimane lo scalone e la sala del consiglio con un grande camino al centro della parete e un quadro con soggetto mitologico appeso al soffitto. Il restauro, tuttora in corso, ha permesso di recuperare il sottotetto e la struttura degli ambienti seminterrati, ove sarà ubicato l'archivio storico.