Lo scultore Arnaldo Pomodoro, uno dei più significativi dell’arte contemporanea, maestro dell’espressionismo astratto e della scultura pubblica a grandi dimensioni, fermandosi ad ammirare il meraviglioso borgo di Pietrarubbia e rammaricandosi dello stato fatiscente in cui era caduto, non solo volle fare qualcosa per salvarlo, ma nel 1990, insieme all’amministrazione comunale, con la collaborazione della Regione Marche, ente finanziatore con il Fondo Sociale Europeo (FSE), fondò il centro TAM (Trattamento Artistico dei Metalli), un corso di formazione di alto livello per la lavorazione artistica dei metalli dedicato soprattutto ai giovani artisti.
L’obiettivo primario del progetto è stato quello di creare un luogo di approfondimento di tecniche di lavorazione del metallo perpetuando in tal modo prassi artigianali ed artistiche di concreta specificità e specializzazione.
Il percorso formativo si svolge sia a livello delle tecnologie che a livello dei modelli teorici di ricerca, con l’obiettivo di unire due ambiti che solitamente nella cultura artistica e critica e nella stessa pratica didattica restano più o meno distinti: quello tecnico – artistico e quello storico – teorico.
Il corso vuole anche contribuire ad incentrare l’attenzione sul Montefeltro, dove più si è sviluppata la tradizione rinascimentale dell’arte.
Questo grazie ad un gruppo di docenti di livello internazionale e ad una organizzazione in grado di fornire agli studenti adeguati strumenti didattici, sia nel campo degli insegnamenti teorici, sia in quelli della pratica di laboratorio. Infatti gli allievi del corso – in media più di 200 provenienti da tutta Italia – hanno avuto fino ad oggi il privilegio del consiglio e dell’intervento personale di Arnaldo Pomodoro (che presiede il centro e il corso) e dell’equipe del suo studio milanese. Essi inoltre hanno seguito i corsi pratici dei professori Giovanni Gentiletti, Luigi Scatassa, Massimo Sassi, Maurizio Mazzoli e i seminari teorici degli specialisti Aldo Colonnetti, Eleonora Fiorani, Francesco Leonetti, tutto sotto la guida del famoso scultore Nunzio di Stefano.
L’attaccamento dello scultore a Pietrarubbia è dimostrato dal fatto che a metà degli anni ’60 creò una delle sue opere più significative, la grande e complessa struttura chiamata “The Pietrarubbia Group” , in bronzo e ferro, esposta per la prima volta a New York nel 1976 e collocata poi a Pietrarubbia.
Il complesso è forse una delle opere più ambiziose di Arnaldo Pomodoro, nella sua capacità di armonizzare i dati personali con il desiderio di interagire con l’ambiente circostante, e dominarlo.
Pomodoro ha creato un’opera severa ed evocativa, un lavoro testamentario, toccato dal rimpianto e dallo stesso mistero ultimo della vita.
Nel suo insieme l’opera funziona come un “ paese – scultura “, nel senso poetico del termine.
Si tratta di una struttura composita formata da solidi pannelli incernierati in modo da poter essere aperti e chiusi. Le forme pesanti della struttura sono tenute insieme in una griglia tridimensionale di moduli rettangolari. Pomodoro ha diviso la scultura in 4 sezioni chiamandole: “La Fondazione”, “ L’uso”, “ Il rapporto” e “La Quotidianità”. Ogni sezione è intesa a simboleggiare sia la poetica formale che l’artista ha perfezionato durante la carriera, sia certi aspetti universali dell’esistenza.
MOSTRA PERMANENTE DI OGGETTI E SCULTURE CREATE DAI CORSISTI TAM
Le opere che gli allievi del corso TAM hanno prodotto, sono esposte nella mostra permanente all’interno dell’antico palazzo gentilizio (di proprietà della Fondazione “Arnaldo Pomodoro”); si tratta di sculture, gioielli, lavori di design, che mettono in evidenza anche le tecniche di alta oreficeria insite in queste opere. I materiali degli oggetti sono vari: ferro, ottone, acciaio, rame, bronzo, stagno, piombo, argento e oro sapientemente lavorati.
Estremamente suggestiva è poi la presenza di grandi installazioni esposte nella bellissima cornice costituita dal borgo medievale e del paesaggio circostante, in una sorta di museo “en plein air”.
Inoltre 6 sono i cataloghi sui lavori realizzati dagli allievi del corso.