Nel cuore del centro storico di Arcevia, l’antico complesso conventuale francescano che conserva il chiostro rinascimentale con tracce degli affreschi originari ospita il Centro Culturale San Francesco, dove sono raccolti i principali istituti culturali della città: il Museo archeologico statale, in cui sono esposti una selezione di preziosi reperti trovati nel territorio circostante, la biblioteca e l’archivio comunali.
Questa stessa sede è anche un centro dedicato all’arte contemporanea, con le due esposizioni permanenti delle opere di Edgardo Mannucci e di Bruno d’Arcevia (foto dipinto).
La raccolta permanente dedicata allo scultore Edgardo Mannucci (1904-1986) rappresenta un itinerario attraverso le varie tappe del sua arte: dall’iniziale figurativismo, sviluppato a contatto del suo maestro Quirino Ruggeri (di cui sono esposte alcune opere), del quale inizia a frequentare lo studio nel 1927, anno in cui Mannucci si trasferisce a Roma, alla breve fase di ispirazione neocubista, all’individuazione della sua cifra stilistica essenziale, a partire dalla metà degli anni quaranta, quando il terribile episodio bellico della bomba a Hiroshima lo conduce a indagare la potenzialità dell’energia e l’espansione della materia nello spazio.
L’iter artistico di Mannucci ci permette di seguire alcune delle più importanti fasi dell’arte italiana del Novecento, di cui lo scultore fu tra i protagonisti principali in particolare a partire dagli anni Cinquanta, prima con il suo linguaggio primitivo e informale, poi con la sua adesione al manifesto del Gruppo Origine per un superamento dell’astrattismo, di cui facevano parte anche Burri e Capogrossi.
Allo scultore, che era nato a Fabriano ma aveva fatto di Arcevia la sua patria di adozione dopo il rientro nelle Marche negli anni Sessanta, è dedicato il Premio Internazionale di Scultura Edgardo Mannucci, giunto alla XVII edizione, che ha l’obiettivo di valorizzare i giovani diplomandi in scultura provenienti dalle Accademie non solo italiane: in questa edizione hanno partecipato le Accademie di Bucarest, Budapest, Firenze, L’Aquila, Macerata, Perugia,Tirana, Urbino, Varsavia, Venezia. Al Premio è connessa la mostra delle opere partecipanti, che sarà visitabile fino al 31 luglio negli spazi del Centro Culturale San Francesco che ospitano generalmente la galleria dedicata a Bruno d’Arcevia, che è stata smontata per l’occasione e che tornerà a essere visitabile ad agosto. Nata nel 2004, l’esposizione permanente delle opere di Bruno d’Arcevia consente di ammirare numerosi lavori del maestro che ha teorizzato insieme al critico Giuseppe Gatt la Nuova Maniera Italiana, i cui stilemi sono ben evidenti nella sua opera: nella galleria di Arcevia sono esposte alcune tele a olio raffiguranti reinterpretazioni in chiave moderna dei miti classici, incisioni a bulino, a punta secca, acqueforti, litografie, serigrafie e disegni.
Monia Marzetti
Denominazione:Centro cultura San Francesco
Caratteristica: Esposizione permanente delle opere dello scultore E. Mannucci e del pittore Bruno d’Arcevia
Dove: Arcevia – C.so Mazzini, 64
Info: Comune di Arcevia - Ufficio Turismo e Cultura tel. 0731.984561
Orario di apertura: dal martedì alla domenica ore 10.30 – 12,30 e 16.30 – 19.30
Costo del biglietto: gratuito