Offida e Aldo Sergiacomi

Offida è un Comune della provincia di Ascoli Piceno a forte vocazione turistica. Il suo centro storico si distingue per la bellezza e la singolarità di edifici come il Palazzo Comunale, caratterizzato da un magnifico portico con la sovrastante loggetta del Quattrocento, il Teatro Serpente Aureo, e numerose chiese: la Collegiata, S. Agostino, S. Marco, il santuario del Beato Bernardo, la Madonna del Suffragio e la più celebre S. Maria della Rocca, edificio romanico-gotico che si erge in posizione panoramica su un alto dirupo. Grazie a tanti monumenti, ai resti delle sue mura e della rocca cinquecentesca, nonché al fitto tessuto urbano di impronta medievale, dal 2008 Offida è classificata come uno dei Borghi più belli d’Italia. Tuttavia questa cittadina vanta anche un’altra peculiarità: quella di aver saputo conservare la tradizionale fabbricazione artigianale dei merletti a tombolo. Dal 1998 l’ottocentesco palazzo De Castelletti-Pagnanelli costituisce un vero polo museale ospitando la Pinacoteca comunale, il Museo Archeologico “G. Allevi”, quello delle Tradizioni Popolari e, infine, il Museo del Merletto a Tombolo. A questa importante istituzione si aggiunge il laboratorio, trasformato in museo, del grande scultore offidano Aldo Sergiacomi (1912-1994).

Aldo Sergiacomi, “l’artigiano del bello”

Aldo Sergiacomi si formò come artista già nella sua città di nascita, frequentando la locale Scuola di disegno applicato alle arti, ma imparò anche a lavorare il marmo nella bottega di Alessandro Castellucci di S. Benedetto del Tronto. La sua formazione proseguì e si arricchì a Roma dove tra gli anni Venti e Trenta frequentò la Scuola Ornamentale, trovandovi tra gli insegnanti Angelo Zanelli, autore del fregio del Monumento a Vittorio Emanuele II.
L’opera di Aldo Sergiacomi è varia per soggetti e committenze, imponente per quantità di lavori realizzati ed eccellente per qualità artistica, anche se egli si tenne lontano dalle correnti di avanguardia del XX secolo. Due sono i suoi motivi ispiratori: la passione civile e la devozione religiosa. Ad essi bisogna aggiungere il forte legame con la città natale. Non a caso realizza le sue prime opere per Offida: si tratta dei due stemmi in pietra che campeggiano sulla facciata del Palazzo Comunale e dell’altare marmoreo per la chiesa di S. Agostino affiancato da due cherubini (1934). I lavori che gli vengono commissionati sono i più disparati: si va da monumenti funebri ai rilievi per il Salone Giammarini, nota pasticceria di S. Benedetto del Tronto. Qui Sergiacomi rappresenta scene di mare e di pesca, e un Trionfo di Bacco e Arianna di gusto ellenistico.
I motivi ispiratori di questo artista, sempre fedele alla tradizione classicistica dell’Ottocento, quali che fossero le opere in cui era impegnato, erano i modelli della scultura greca, romana o rinascimentale, senza trascurare il barocco del Bernini. Sergiacomi non intese innovare, ma bensì studiare fino a padroneggiare le tecniche dei grandi maestri del passato.

Le opere di ispirazione religiosa

Dagli anni Sessanta Sergiacomi si dedicò con sempre maggiore frequenza alle sculture in bronzo realizzando ben sette portali di chiese, tra cui quella dell’Immacolata di Ascoli Piceno, con scene di vita della Madonna. Anche a Fermo lasciò una sua importante opera: il portale principale del Duomo, realizzato nel 1980, nel quale rappresenta l’Assunta, patrona della città e momenti della Cavalcata, la sfida tra quartieri che vi si tiene ancor oggi il 15 agosto. Anche il portale laterale, che sarebbe stato inaugurato nel 1995, è opera sua.
Sono numerose le chiese dell’Ascolano che conservano opere di Sergiacomi: dalla chiesa di S. Lucia a Montefiore dell'Aso (rilievo marmoreo per l'altare, eseguito nel 1968), alla cattedrale di S. Benedetto (bassorilievo per la cappella della Madonna di Lourdes, 1977), alla chiesa di Pagliare del Tronto (statua di S. Giovannino).
Di grande impegno sono le opere realizzate per il santuario di Loreto: la Stele Mariana (1987), che mostra la Madonna con la Santa Casa e, nella parte inferiore, i due pontefici Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II in visita al santuario, e il candelabro bronzeo di due metri (1989) caratterizzato da tre magnifici angeli e da un mazzo di quindici rose che simboleggia i misteri del rosario.
All’opera infaticabile di Sergiacomi si devono anche le statue bronzee della Madonna della Speranza per Grottammare (1992) e del Beato Bernardo da Offida, realizzata nella sua città natale (1993).

Lo scultore civile

Sergiacomi fu impegnato anche nella scultura celebrativa di tipo civile, come quella dei monumenti ai Caduti realizzati a Massignano, Monsampolo del Tronto, Fermo e Force tra il 1969 e il 1994, oppure quella dedicata a illustri personalità come la statua di Sisto V per Grottammare (1985).
Inoltre lo scultore offidano realizzò diverse statue bronzee dedicate ai mestieri. In questo ambito la sua opera più nota è il Monumento alle Merlettaie di Offida (1983), con tre donne di diversa età che lavorano al tombolo, bellissimo omaggio alla grande tradizione della sua città. Pure significative sono le due statue realizzate per S. Benedetto del Tronto: Il Sogno del Pescatore, di imponenti dimensioni, e La Retara (la moglie del pescatore intenta a riparare le reti).
Mons. Loris Capovilla, arcivescovo di Loreto, definì Sergiacomi “l’artigiano del bello”, cogliendone la natura schiva e operosa, unita a un grande talento posto al servizio della bellezza.
Oggi il laboratorio in cui ha lavorato per molti anni, ampliato di alcune sale, è stato aperto al pubblico per iniziativa della vedova dello scultore, Licia Antimiani. Vi si trovano disegni preparatori, gessi, oggetti di terracotta, di bronzo e fotografie delle opere in marmo da lui eseguite. Inoltre vari documenti testimoniano la lunga attività di Aldo Sergiacomi dagli anni Cinquanta alla sua scomparsa, nel 1994.

Informazioni turistiche

Comune di Offida Corso Serpente Aureo, 66 - 63073 Offida (AP) - Tel. 0736.88871
Visite guidate al centro storico di Offida possono essere prenotate telefonicamente (0736.888629 / 334.1547890). Il costo è di 20 euro.

Museo di Offida - Palazzo De Castelletti-Pagnanelli - Via Roma, 17 Offida (AP)
Tel 0736-88871 0736-888609 Fax 0736-888158

Museo Aldo Sergiacomi
Via Ischia, Offida (AP)
Apertura estiva: h. 10.00-12.30; 15.00-19.30
Apertura invernale: a richiesta
Ingresso gratuito

Informazioni aggiuntive

  • citta: OFFIDA
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