Teatro e Danza
07 Febbraio 2026 ore 21Teatro Concordia Cupramontana (AN)338 2812334www.vivaticket.it
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Descrizione

uno spettacolo di Òyes
testo Dario Merlini, Stefano Cordella, Noemi Radice
con Livia Castiglioni, Daniele Crasti, Francesca Gemma
Francesco Meola, Dario Merlini, Fabio Zulli
regia Noemi Radice e Umberto Terruso
scene e costumi Stefano Zullo
disegno luci Fabrizio Visconti
consulente / dramaturg Simone Faloppa
assistente alla scenografia Nina Donatini
assistente ai costumi Federica Famà
riallestimento di La Coscienza di Zeno (2022) prodotto da Teatro Metastasio di Prato
LAC Lugano Arte e Cultura, Teatro Stabile del Veneto, Òyes
con il sostegno di Centro di Residenza della Toscana (Armunia - CapoTrave / Kilowatt)
con il sostegno di Teatro Filodrammatici e TDB (Teatro del Borgo - Milano)
 
spettacolo selezionato nell’ambito di
Next – Laboratorio delle idee per la produzione e programmazione
dello spettacolo lombardo – Edizione 2025/2026
progetto di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo
 
 
Un romanzo rivoluzionario che racconta un uomo nuovo per il suo tempo, un antieroe senza volontà alla ricerca delle origini del suo malessere. Nel tentativo di raccontarsi svela contraddizioni e lacerazioni profonde ed è proprio in queste crepe del vissuto che si concentra da sempre la ricerca della compagnia, in un confronto con i grandi autori.
 
Nella visione di Òyes, La coscienza di Zeno diventa l’incoscienza di un uomo che è rappresentante di un’umanità superata, di un tempo che sta per scadere, ma che fatica a scomparire. Lo guardiamo senza riuscire ancora a dirgli addio, così come lo guarda in scena un personaggio misterioso, che diventa un vero e proprio tramite tra il mondo del romanzo e la nostra visione contemporanea. In scena un’autoanalisi pubblica a cui prendono parte i personaggi della vita del protagonista, attori attivi della sua coscienza, aggrappati a un secolo ormai passato e rinchiusi in un surreale gioco in cui i piani si confondono. La mente di Zeno ricostruisce ricordi, memorie, aneddoti ed è facile intuire come il punto di vista di chi ne è protagonista possa distorcere, falsificare e strumentalizzare la realtà dei fatti. È risultato quindi naturale attraversare il rapporto tra realtà e finzione, che esiste per natura nell’arte e in particolare nel teatro.
L'ambigua sovrapposizione tra attore o attrice e personaggio, ambiente e spazio scenico, ricordi e drammaturgia, diario personale (quello di Zeno) e struttura letteraria (quella di Svevo), diventa il cardine del gioco drammatico di questo spettacolo.

 

Luogo

CUPRAMONTANA

Cosa Sapere

Cosa Vedere

CUPRAMONTANA