04 Marzo 2026 ore 21,15Teatro Rossini Civitanova Marche (MC)0733 812936
04 Marzo 2026 ore 21,15Teatro Rossini Civitanova Marche (MC)0733 812936
Descrizione
di William Shakespeare drammaturgia Dacia Maraini adattamento scenico Antonio Prisco con Giacomo Giorgio, Giorgio Pasotti e Claudia Tosoni, Davide Paganini, Gerardo Maffei Salvatore Rancatore, Andrea Papale, Dalia Aly regia Giorgio Pasotti musiche originali Patrizio Maria D‘Artista scena Giovanni Cunsolo immagini Thierry Lechanteur costumi Sabrina Beretta disegno luci Marco Palmieri realizzazione costumi CinquantanoveA produzione Teatro Stabile d’Abruzzo in coproduzione con Marche Teatro, Stefano Francioni Produzioni Virginy l’isola trovata in collaborazione con Teatro Maria Caniglia
E tu… come sei pallida! E stanca, e muta e bella, pia creatura nata sotto maligna stella. Fredda come la casta tua vita… e in cielo assorta. Desdemona!... Ah… morta! morta! morta!... e poi Otello fu.
Così si chiude una delle tragedie più sconvolgenti della storia del teatro. Una storia d’amore e gelosia, di libertà e tradimento, di potere e illusione. Otello, il Moro di Venezia, torna sul palcoscenico in una potente rilettura diretta da Giorgio Pasotti, con una drammaturgia originale firmata da Dacia Maraini. Al centro della vicenda, la relazione intensa e tragica tra Desdemona, donna coraggiosa e libera, e Otello, lo straniero, l’uomo “diverso”, che viene amato contro ogni pregiudizio e ostilità. Una scelta d’amore che sfida le convenzioni e che finisce soffocata da una spirale di sospetto e violenza. Il testo si muove lungo il filo della violenza cieca, quella che si accende senza ragione, che cresce per insicurezza, per possesso, per stupidità. Un’interpretazione moderna e necessaria che mette in luce l’attualità delle tematiche di Shakespeare: l’identità, il potere maschile, la manipolazione, la libertà femminile. Nel ruolo di Otello, Giacomo Giorgio, giovane e talentuoso attore amatissimo dal pubblico per la serie Mare Fuori, offre una prova intensa e carismatica. Una nuova produzione che porta sul palco un classico senza tempo, per raccontare ancora una volta quanto può essere fragile e potente l’animo umano.