“Musica Praecentio” XXXIII Edizione: “… à l’école des fleurs…” con suoni di Luce nel roseto della Storia!
La Regione Marche vanta paesaggi naturali e luoghi storici di grande bellezza che possiamo ap-prezzare anche grazie alle numerose esperienze culturali del territorio. Una di queste è lo spon-sale tra Musica e Poesia sacre che celebreremo domenica 28 settembre 2025 alle ore 17,00. Pres-so la Chiesa di S. Lucia, in Serra San Quirico andrà in scena “Flos florum… medicina dolo-rum…”, appuntamento della XXXIII Edizione della Rassegna “Musica Praecentio”, che nel pomeriggio domenicale proporrà un ricco programma di melodie e versi poetici.
Il respiro nazionale permette all’Associazione “Rosasolis” di Jesi di offrire ascolti di musica sa-cra di qualità anche grazie al Patrocinio del Consiglio regionale-Assemblea legislativa delle Mar-che (Presidente: Avv. Dino Latini), dell’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio (Presidente: Prof.ssa. Giovanna Frosini), dell’Università Politecnica delle Marche (concesso dal Magnifico Rettore Prof. Gian Luca Gregori), dei Comuni di Jesi, Fabriano e Serra San Quirico, del Museo Omero - Ancona (Presidente: Prof. Aldo Grassini), e internazionale dell’Ambasciata del Belgio (concesso da S.E. P.-E. De Bauw, Ambasciatore del Regno del Belgio a Roma), dell’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania (concesso da S.E. Dr. Hans-Dieter Lucas, Ambasciatore della Repubblica Federale di Germania a Roma), del Dicasterium de Cultura et Educatione (Prefet-to: S.E. R.ma José Tolentino Cardinal de Mendonça - Vaticano), oltre al sostegno della Ditta Mattoli, della Ditta Trillini-Toyota e di Don Michele Giorgi.
La proposta musicale c’inviterà alla scoperta del patrimonio italiano, francese, tedesco e belga. La bellezza di una Toccata dal carattere improvvisativo, l’imprevedibile osmosi di colori timbrici organistici, il lato poetico di un Ricercare cromatico, ci permettono di omaggiare le nostre “3 Co-rone”. Ricorderemo, infatti, Giovanni Boccaccio nel 650° anniversario della sua morte (21 di-cembre 1375) e, con lui, Dante Alighieri († 14 settembre 1321) che, col rinnovamento della sua vitas retorico-poetica nel “Convivio” e nel “De vulgari eloquentia” e attraverso l’itinerarium men-tis sinestetico-musicale del Purgatorio e del Paradiso, rielabora i concetti di “dolcezza” e di “soavità” come princìpi di salvezza per l’intelletto e per l’anima (Così da quella immagina divina, per farmi chiara la mia corta vista, data mi fu soave medicina. Par, XX 139-141).
Soavità veicolata da tutti i sensi che, da Cicerone fino al Rinascimento, è suavitas, piacere tera-peutico della pratica musicale, anche solo dell’ascolto, dove la sofferenza umana viene mitigata proprio come ci ricorda anche Francesco Petrarca nella sua lirica canzone “Vergine bella” (Can-zoniere, 366).
A questa polifonia di prescrizioni artistico-medicali cesellate dalle “3 Corone” italiane, si uni-scono anche i contributi di autori stranieri come le letture tratte da “Les Anedoctes de Florence, ou l’Histoire secrete de la Maison de Medicis” di A. De Varillas (La Haye, 1685): ci porteranno a gustare meglio le composizioni musicali tratte da due importanti manoscritti conservati presso la BNCF di Firenze (ms. Magliabechiano XIX, 115 e 138, Med. Palat.); in prima esecuzione in tempi moderni, ascolteremo ciò che veniva eseguito sia nella corte medicea sia in privato, con evidenti rimandi alla produzione musicale italiana e francese dove vere mains d’art d’altri tempi hanno saputo donarci preziosi tesori musicali.
“La Saincteté de vie tirée de la consideration DES FLEURS” (Alard Le Roy, Liegi, B. Bronc-kart, 1641) si armonizza con Girolamo Frescobaldi e i suoi brani musicali tratti dai suoi “Fiori musicali”, (Venezia, 1635): in questo caveau dalle composizioni più auree, risplendono le due composizioni tratte dalla “Missa della Madonna”, alle quali farà seguito la “Toccata del Sig. Frescobaldi” (III) tratta dall’Intavolatura d’organo tedesca conservata presso la Biblioteca Nazio-nale di Torino.
In questa escursione musicale le fioriture dei brani italiani splenderanno grazie genio di G. Fre-scobaldi con le sue composizioni pensate come trasfigurazioni uditive: vere sensazioni “fiorite”, pennellate di timbri diversi, suggestivi micro vivai ricchi di infiorescenze melodiche evanescenti e ritmi emotivi, raro frutto dell’expertise più rigorosa della Scuola romana seicentesca.
La rose, ovviamente, in stretta connessione con la Vergine, qui è omaggio anche a Dom Isidoro Rosa, generale e priore del convento silvestrino di S. Lucia, che nel 1674 decise di finanziare la decorazione della Chiesa di S. Lucia (non lontana dall’Ospedale degli Infermi, detto “di Santa Maria della Misericordia”, in Serra S. Quirico, attivo già dal XV sec.) e l’organo, posto in opera nel 1676, commissionato al romano G.M. Testa: autentici objects d’art che ancora oggi suscitano la meraviglia di chi entra in questo prezioso scrigno di Arte e Cultura di caratura internazionale.
Gius