Riparte il XXV Festival Pergolesi Spontini, rassegna musicale organizzata dalla Fondazione Pergolesi Spontini intorno al filo conduttore “Viaggi e miraggi”. Concerti, eventi, spettacoli fino al 28 settembre, tra Jesi, Maiolati Spontini, e gli incantevoli borghi della Vallesina, con interpreti internazionali e giovani talenti, compagini orchestrali ed ensemble di riferimento, artisti ‘cross over’ della scena contemporanea. Per il format “Wine concert”, concerti al tramonto tra musica ed enogastronomia lungo le strade del Verdicchio dei Castelli di Jesi, sono due gli appuntamenti in programma questo fine settimana; prima dell’ascolto, il pubblico ha l’occasione di fare una visita guidata della cantina e di degustarne i prodotti, con un fresco calice di vino.
Giovedì 28 agosto ore 18 il Trio Eccentrico & Arcangelo Neri sono ospiti di Oppeddentro a Maiolati Spontini, piccola cantina le cui pareti in pietra e mattoni, insieme alle grotte in tufo dei sotterranei medievali, testimoniano una lunga storia di amore per il vino. La serata propone un concerto che rompe le barriere tra i generi, dove il jazz si veste di eleganza classica. Da Ellington a Gershwin, Coltrane, passando per Monk, Hancock, Jobim e Coltrame, un dialogo tra stili, epoche e passioni. Al flauto Massimo Ghetti, al fagotto Javier Adrian Gonzalez, al clarinetto Alan Selva, percussioni di Arcangelo Neri.
Venerdì 29 agosto ore 18 il Wine Concert arriva da Vignamato, azienda che ha fatto della viticoltura una scelta di vita, non un mestiere. Protagonista della serata è il Duo Sineforma, con Michele Scipioni e Maria Chiara Fiorucci. L’inusuale duo vuole esplorare le potenzialità timbriche che nascono dall’incontro fra clarinetto ed arpa, in un viaggio dalle sonorità medievali di Amorosi, passando per la musica tradizionale fino al jazz di George Gershwin nel centenario della sua composizione più famosa, la Rhapsody in blue. Tra sonorità dalle molteplici sfaccettature che, come un prisma musicale, lasciano l’ascoltatore affascinato e incuriosito, grazie anche all’utilizzo di quasi tutta la famiglia del clarinetto (clarinetto in do, sib, corno di bassetto e clarinetto basso).
Sabato 30 agosto ore 21 alla Chiesa di San Marco di Jesi c’è “Rut. Raccolti di speranza”, sacra rappresentazione per cori, soli e piccolo ensemble strumentale, musica di Marianna Acito su libretto di Francesca Masi; Mattia Dattolo dirige Altrevoci Ensemble e il Gruppo Vocale Heinrich Schütz, le voci sono di Laura Zecchini soprano, Daniela Pini mezzosoprano, Angelo Testori tenore. Lo spettacolo è una commissione Ravenna Festival in occasione del Giubileo della speranza 2025, in coproduzione con Festival Internazionale di Musica Sacra di Pordenone e con il Festival Pergolesi Spontini, in collaborazione con Teatro Alighieri di Ravenna. Come i quattro movimenti di una sinfonia, i quattro capitoli del libro di Rut ci introducono in tanti “miracoli”, in un crescendo irresistibile e quasi romanzesco: dalla sventura alla grazia, da morte a nuova vita, dalla tristezza alla gioia. Con estrema delicatezza, battono il ritmo della salvezza che è sollecitudine silenziosa, cura, predilezione, integrazione, accompagnamento e amore. Attraverso la storia di Noemi e Rut, storia di donne antiche e incredibilmente contemporanee, si dipana una scrittura di parole e musica che va al cuore della narrazione biblica: la speranza nella sua accezione radicale tra gesti quotidiani e mutamenti delle sorti dell’umanità. L’agire divino è presente nell’agire degli uomini e delle donne che si impegnano gli uni per gli altri, in una grande e comune risorsa: la fragilità.