Mostre d'Arte
dal  21 Settembre 2024
al  02 Febbraio
MARV Museo d’Arte Rubini Vesin Gradara (PU)0541.964673www.marvgradara.com  info@marvgradara.com

Descrizione

Buone notizie per gli amanti dell’Arte e della Storia che intendono visitare Gradara  in questo inizio 2025: è stata infatti prorogata la mostra “Il Gran Gioco del Mondo. Giochi e stravaganze di Giuseppe Maria Mitelli (1634 - 1718) presso il MARV Museo d’Arte Rubini Vesin. L’evento espositivo che celebra l’inventiva ludica dell’artista bolognese e che avrebbe dovuto  concludersi il 31 dicembre 2024 è stato infatti esteso fino al 2 febbraio 2025.
 
La proroga rappresenta un’opportunità unica per chi finora non ha avuto la possibilità di visitare la mostra, inaugurata lo scorso 20 settembre, che espone oltre 120 opere in prestito dalla Civica Raccolta delle Stampe “A. Bertarelli” del Castello Sforzesco di Milano tra le quali figurano i celebri 33 giochi, compresi il Gioco del Passatempo e un'edizione Settecentesca del Tarocchino Bolognese.
La mostra “Il Gran Gioco del Mondo” è aperta al pubblico  da giovedì a domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00  e lo sarà anche nel lungo week end dell’Epifania del 4, 5 e 6 gennaio

Arte e Gioco è il binomio che racchiude l’essenza della mostra al museo MARV di Gradara dedicata a Giuseppe Maria Mitelli (1634 – 1718) l’artista e maestro incisore che con le sue opere ha saputo raccontare cultura e società del suo tempo, rivelando altresì debolezze, passioni e inquietudini che appartengono
all’umanità di ogni tempo. Una personalità artistica di assoluto rilievo della quale la Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli di Milano detiene il patrimonio più consistente. Sono oltre 120 le opere che lasceranno il Castello Sforzesco alla volta del museo civico del Castello di Gradara.
Tra queste figurano alcune delle serie più famose dell’artista bolognese come “Le Arti per via”, “I mesi”, “Proverbi figurati, “I Vizi Capitali” e gran parte dei celebri “33 giochi”. I tavolieri incisi da Mitelli nel corso della sua ampia carriera rivestono un significativo interesse sotto il profilo storico e artistico insieme alle
carte de “Il gioco di Tarocchini” e “Il gioco del Passatempo” da lui stesso disegnate e incise. Nei giochi di sua invenzione egli ha saputo descrivere, spesso con geniale ironia, vari aspetti dell'umano vivere e sentire; le figure e i motti che compongono le illustrazioni ci restituiscono una lucida e vivida analisi di un mondo che
allora come oggi - “è per lo più una gabbia di matti” e ci invitano a riflettere su costanti motivi esistenziali: i piaceri e le fatiche del quotidiano, la visione del femminile, l’incombere della vecchiaia e l’ineluttabilità della morte. 
 
I giochi del Mitelli si offrono come filo conduttore ideale del percorso espositivo che procede per nuclei tematici:
Mitelli, una vita in giocouna selezione di tavolieri ci introduce l’estrosa personalità dell’artista, a partire dal contesto geografico e culturale che ne ha influenzato l’opera. Il nucleo tematico prende in considerazione l’ambito formativo, vale a dire le incisioni che documentano le pratiche di bottega, a partire dagli strumenti che potevano agevolare l’apprendistato;
 
Mirabilia e giochi di parole le stravaganze, il gusto per l’inusuale e il grottesco da una parte e l’interesse per i giochi di parole dall’altro, documentati da rebus e indovinelli;
 
Di donne e d’amore le incisioni selezionate restituiscono un peculiare sguardo, critico e severo, sul femminile: pregiudizi e stereotipi già ben radicati all’epoca del Mitelli, amplificati dalla produzione a stampa di matrice popolare;
 
Saggezza popolare la sezione riservata ai Proverbi figurati, ben 48 incisioni che raccontano attraverso immagini immediate e dirette, modi di dire, mentalità, credenze popolari;
 
Il tempo una riflessione continua sul tema da parte del Mitelli, che affronta per mezzo dell’incisione il pensiero della caducità della vita, del trionfo della morte, della vanità dei piaceri mondani;
 
la gola il cibo è un elemento molto presente nelle incisioni dell’artista bolognese: la fame e la cuccagna sono i due poli attorno ai quali si sviluppa una lettura culturale e sociale del tema ricca di spunti di approfondimento;
 
I mestieri La pittoresca serie delle Arti per via, composta di 40 incisioni, è una rilettura ad opera di Mitelli dei celebri disegni di Annibale Caracci: uno spaccato della vita del tempo capillare e curioso;
 
Guerra e paceRappresenta un nucleo fondamentale nella produzione dell’autore che fa dell’incisione da una parte uno strumento per raccontare l’attualità, dall’altra un efficace mezzo per condannare la
ferocia di ogni genere di conflitto. Al tema della guerra si lega quello altrettanto interessante della rappresentazione dell’Altro, il nemico, l’avversario politico, che all’epoca si condensa nella figura del Turco.
 
Il racconto per immagini è accompagnato da un controcanto costituito da una piccola esposizione di documenti d’archivio, provenienti dal fondo Lettere della Comunità dell’Archivio di Stato di Pesaro che attestano il gioco a Gradara al tempo del Mitelli: notizie di cronaca e tracce di vita quotidiana di ambito locale.
 
“Il Gran Gioco del Mondo. Giochi e stravaganze di Giuseppe Maria Mitelli” è una mostra da ammirare e da giocare, in piena armonia con l’identità del luogo che la ospita, Gradara “Città del Gioco”: le sale espositive includono postazioni ludiche e contenuti digitali con possibilità di arricchire l’esperienza di visita con incontri di approfondimento, animazioni teatrali, trattenimenti musicali e attività per famiglie che verranno periodicamente proposti nel calendario degli “appuntamenti in mostra”. In coincidenza con la prima apertura al pubblico - sabato 21 e domenica 22 settembre - nel borgo si terrà l’edizione 2024 del
festival del gioco “Gradara Ludens”; per l’occasione l’ingresso alla mostra sarà libero e gratuito con accoglienza animata, laboratori per bambini e percorsi interattivi.
 
Il MARV | Museo d’Arte Rubini VesinIl MARV, sede dell’esposizione, è dal luglio 2022 il Museo Civico del Comune di Gradara, e dal 2023 parte della Rete degli Istituti e dei Luoghi della Cultura della Regione Marche, afferendo, assieme al comune di
 
Gradara, alla Rete Museale Marche Nord. Il museo si sviluppa negli ambienti settecenteschi di Palazzo Rubini Vesin, dimora nobiliare nel cuore del centro storico, da sempre punto di riferimento per il territorio. Dotato di antiche grotte, l’edificio si sviluppa su tre assi, attorno ad un grande cortile centrale; nel 1707 assume l’attuale configurazione ad opera dell’arci- diacono Giacomo Rubini (1672-1752): ancora oggi si possono ammirare le sale del piano nobile, parzialmente decorati da stucchi e affreschi, alle quali si accede da un elegante scalone monumentale. Al principio dell’Ottocento Palazzo Rubini viene acquistato da J.A.
Vesin, appassionato studioso di conchiglie; all’epoca la struttura ospita la sua imponente collezione, una
delle più importanti d’Italia; gli eredi lo cedono al Comune che ne fa la sede del municipio; nel corso del XIX secolo da due grandi ambienti dell’ala settentrionale viene ricavato il Teatro Comunale, tuttora esistente. Negli anni Novanta del Novecento, a seguito di importanti lavori di riqualificazione, l’edificio recupera la funzione di polo culturale, sede di una delle prime ludoteche d’Italia, cuore pulsante di iniziative, progetti, manifestazioni e mostre temporanee. La vocazione artistica emerge nel corso degli ultimi decenni di attività: Palazzo Rubini dal Duemila ospita importanti esposizioni di arte antica e contemporanea e dal 2022 è sede dei Musei Civici di Gradara.
 
La Rete Museale Marche NordLa Rete Museale Marche Nord nasce nel 2023 come aggregazione degli istituti e luoghi della cultura di quattro borghi marchigiani con meno di 5000 abitanti, caratterizzati dalla presenza di un ricco patrimonio culturale diffuso medioevale e rinascimentale: Gradara, comune capofila, Mombaroccio, Apecchio, e Borgo Pace. Successivamente si unisce anche il territorio di Terre Roveresche portando la Rete a riunire oltre venti luoghi della cultura, tra cui si annoverano palazzi rinascimentali, pinacoteche, spazi espositivi, conventi
medioevali, teatri, biblioteche e musei esperienziali e della civiltà contadina. L’obiettivo della Rete museale, simbolizzato nel suo logo, è mettere in comunicazione i comuni marchigiani della costa adriatica, ricchi di flussi economici e turistici, con le bellezze dell’Alto Appennino, le sue bellezze naturalistiche, i suoi tesori da riscoprire. Perno dell’opera di valorizzazione dei beni storici, artistici e sociali è l’inclusione partecipativa delle comunità locali, che trovano nel proprio retaggio storico un importante incentivo identitario, turistico, economico, e di miglioramento della qualità della vita.
 
La Civica Raccolta delle Stampe “A. Bertarelli”, Castello Sforzesco di MilanoLa Civica Raccolta delle Stampe “Achille Bertarelli”, con sede all’interno del Castello Sforzesco, è uno dei maggiori archivi di immagini al mondo, con un patrimonio di stampe, manifesti, cartoline e illustrazioni stimato intorno a un milione di opere. Nasce nel 1927 da un importante nucleo donato da Achille Bertarelli e rigorosamente ordinato dallo stesso secondo criteri iconografici in sezioni come Piante e vedute, Ritratti, Avvenimenti Storici, Stampe Popolari, che sono oggetto di continua implementazione e studio. Conserva capolavori dell’arte della stampa dalle sue origini, nel Quattrocento, fino ai giorni nostri. L’Archivio è di norma aperto per la consultazione dei materiali a un pubblico di soli studiosi, mentre ciclicamente si
procede all’esposizione di piccoli nuclei tematici all’interno delle Salette della Grafica. Bertarelli fu tra i primi a dedicare grande attenzione alla stampa popolare di cui la Raccolta possiede circa 20.000 esemplari. I fogli sono documento di cronaca e costume della vita quotidiana, dei gusti, dei costumi, delle credenze religiose di un popolo. Degno di nota il fondo Mitelli, che conserva quasi per intero il corpus calcografico dell’incisore del Seicento bolognese tra i più rappresentativi in questo ambito.
IL GRAN GIOCO DEL MONDO.Giochi e stravaganze di Giuseppe Maria Mitelli (1634 – 1718) dalla Raccolta delle Stampe del Castello Sforzesco di Milano
a cura di Luca Baroni, Sara Benvenuti, Francesca Volpini
21 settembre 2024 – 2 febbraio 2025
MARV Museo d’Arte Rubini Vesin di Gradara Via Umberto I, 9 Gradara (PU) Marche
 
Vernissage: 20 settembre 2024
 
Giorni e orari di apertura:
dal giovedì alla domenica e festivi 10.00-13.00/15.00 -10.00
biglietti:
intero € 5.00 dai 18 anni;
ridotto € 3.00 da 11 a 17 anni;
gratuito minori di anni 10, cittadini gradaresi e milanesi Info e prenotazioni visite guidate per gruppi e scuole:
tel. 0541964673- 05411301373 cell. e whatsapp 3757493542 – 3311529659
email. info@marvgradara.com | www.marvgradara.com
 

 
 
Evento finanziato dall’Unione Europea Next Generation EU Ministero della Cultura
Italia Domani
 
Progetto PNRR di rigenerazione urbana e sociale M1C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei borghi storici”
 
Organizzazione Comune di Gradara - Gradara Innova - Rete Museale Marche Nord
in collaborazione con Comune di Milano, Civica Raccolta delle Stampe “A. Bertarelli”, Castello Sforzesco di Milano
in collaborazione con Archivio di Stato di Pesaro Urbino con il patrocinio di Fondazione Marche Cultura
 

Luogo

GRADARA

Cosa Sapere

GRADARA

Cosa Vedere

Preferenze Cookie
Le tue preferenze relative al consenso
Qui puoi esprimere le tue preferenze di consenso alle tecnologie di tracciamento che adottiamo per offrire le funzionalità e attività sotto descritte. Per ottenere ulteriori informazioni, fai riferimento alla Cookie Policy.Puoi rivedere e modificare le tue scelte in qualsiasi momento.
Analytics
Questi cookie ci permettono di contare le visite e fonti di traffico in modo da poter misurare e migliorare le prestazioni del nostro sito. Ci aiutano a sapere quali sono le pagine più e meno popolari e vedere come i visitatori si muovono intorno al sito. Tutte le informazioni raccolte dai cookie sono aggregate e quindi anonime.
Google Analytics
Accetta
Declina
Accetta tutti
Rifiuta tutti
Salva la corrente selezione