Il cardinale Decio Azzolino (Fermo 1623-1689)
Nel 1643 venne chiamato a Roma dal cardinale Barberini e, nominato cardinale, ricoprì un importante ruolo presso la curia romana.
Fu un abilissimo diplomatico. Il pontefice Alessandro VII lo nominò guida spirituale della regina Cristina di Svezia, che si era trasferita a Roma nel 1665, dopo aver sconfessato il protestantesimo.
Il Cardinale fu in stretto contatto con i maggiori artisti che lavoravano a Roma, e aiutò la regina a mettere insieme una straordinaria collezione di dipinti e statue antiche.
Lo stretto legame di amicizia e fiducia che legava Cristina di Svezia al cardinale la spinse a nominarlo suo erede universale, ma la raccolta d’arte venne dispersa in quanto il cardinale morì pochi giorni dopo e le opere d’arte furono vendute per colmare i debiti accumulati dalla regina.
Analisi architettonica
La villa venne edificata dal cardinale Decio Azzolino, come luogo destinato al riposo e agli ozi letterari. Costruita nel XVII secolo, è uno dei pochi edifici piceni ad aver conservato il suo impianto originario.
La tipologia architettonica e i particolari decorativi rimandano il progetto all’ambiente artistico romano, al quale il cardinale era molto legato, e in particolare a uno degli architetti vicini al Bernini, forse Mattia de’ Rossi, allievo e collaboratore del maestro.
L’ingresso originario era sul lato orientale, quindi opposto a quello attuale, e vi si accedeva attraverso un viale collegato alla Via Lauretana. La villa era circondata da un ampio giardino e un terreno con varie colture.
L’edificio è realizzato interamente in laterizio ed è costituito da un imponente blocco quadrangolare a tre piani, dal quale emerge l’altana a pianta quadrata con loggia ad archi a tutto sesto scanditi da lesene, oggi chiusa da finestre.
La facciata occidentale è caratterizzata dalla doppia scalinata, evidenziata da un corpo semicilindrico in corrispondenza del portale d’ingresso, ed è scandita da tre ordini, sottolineati da cornici marcapiano.
La residenza comprendeva anche due dépendances, una delle quali venne acquistata dallo scultore Pericle Fazzini come dimora estiva e vi risiede ancora oggi la sua famiglia.
Gli ospiti di Villa Azzolino
La villa era la sede delle riunioni dell’Accademia degli Arcadi del Tesino, colonia arcade sostenuta dallo stesso cardinale, che trovavano nella villa e nel suo giardino il luogo ideale per i loro incontri.
Secondo le cronache locali nella villa sarebbe stata ospite Cristina di Svezia, nel settembre del 1665, e Girolamo Bonaparte, fratello di Napoleone ed ex re di Westfalia, che si era trasferito a Villa Bonaparte a Porto San Giorgio. Anche numerosi artisti e vedutisti soggiornarono nella villa, ospiti di Virginia Azzolino Pianetti, un’erede della famiglia Azzolino.