L'Architetto Ireneo Aleandri fu incaricato di progettare il nuovo teatro comunale nel 1868, avendone proposto la realizzazione nell´area del convento di San Francesco, in luogo dell´originaria collocazione all'interno del palazzo municipale. La lunga fase progettuale, costellata di ripensamenti da parte della commissione teatrale, si concluse solo nel 1873 con l´approvazione definitiva del progetto e l´inizio dei lavori.
Questi, però, procedettero con estrema lentezza a causa di alcune perplessità sorte all´interno della commissione stessa, che, nel 1879, chiese all'architetto settempedano una modifica progettuale finalizzata all'aggiunta di due palchi per ciascun ordine.
L'Aleandri non acconsentì volentieri alla modifica del proprio progetto: per questo motivo e per le oggettive difficoltà, ormai ultraottantenne, che gli impedivano di recarsi in cantiere, fu sostituito nella direzione dei lavori dell'architetto romano Francesco Vespignani. Questi portò a termine l´edificazione del teatro con alcune modifiche rispetto all´idea originale.
La sala, inaugurata nel gennaio 1883, ha due ordini di quindici palchi con parapetti a fascia e sostegni arretrati ed è conformata su una linea a ferro di cavallo, tipica del teatro dell´Ottocento. Il loggione, originariamente pensato dall´architetto settempedano come un vero e proprio terzo ordine, fu invece realizzato dal Vespignani, così come lo vediamo attualmente: un´unica balconata con il plafone poggiato sul muro d´ambito.
L'arco scenico è sostenuto da due lesene binate d´ordine composito che inquadrano i quattro palchi della barcaccia. Le decorazioni della volta, che rappresentano negli ovali le allegorie della Commedia, della Danza, della Musica e della Tragedia, sono del pittore Annibale Brugnoli, mentre i parapetti dei palchi sono opera del pittore Pietro Giovanetti di Sant´Angelo in Pontano. L'atrio e il foyer hanno un apparato decorativo pensato e realizzato nel 1928 dal pollentino Giuseppe Fammilume.
fonte: www.comune.pollenza.mc.it