La Pieve fu eretta nel 1100 alle falde del Monte Fema, in forme romaniche e grazie alla sua collocazione divenne un fulcro molto importante non solo religioso ma anche civile per tutte le comunità limitrofe. La vita associata pulsava tutta attorno alla Pieve, nei giorni festivi dopo la messa, si svolgevano anche riunioni di Consiglio. Agli inizi del 1200 il dominio feudale dei Conti Alviano cessò, a causa della vendita del Feudo al Comune di Norcia, si costituì la Communitas Fematris comprendente le ville vicine.
Nel 1471 il castello di Fematre passò al comune di Visso. La chiesa ha pianta ad aula, coperta nelle prime due campate, da grandi volte a crociera poggianti su pilastri. Questo corpo centrale dell´edificio corrisponde alla pieve del XII secolo. Nel 1135, al lato sinistro della chiesa, fu aggiunto un altro corpo che fungeva da oratorio, ora è adibito a sacrestia. Nel XIV sec. in seguito ai danni di un terremoto e alle aumentate esigenze demografiche, l' aula fu allungata con l' aggiunta di un presbiterio a base quadrata coperto da volta costolonata e separato dalla navata con un arco trionfale; fu rifatta la facciata con l' aggiunta di un rosone, il campanile a vela fu sostituito da una vecchia torre di vedetta che è l' attuale campanile. Il presbiterio è completamente affrescato con scene della vita di Maria. Gli affreschi eseguiti dagli Sparapane da Norcia (dal 1497 in poi) si possono trovare nel presbiterio, come anche in altre parti della chiesa, mentre nella parete appena si entra sulla sinistra un grande affresco raffigurante la Madonna del Rosario datato 1583 è attribuito a Fabio Angelucci.
Sulla destra per ripararsi da intemperie, per i battesimi, per maggiore comodità della liturgia della Candelora, della Settimana Santa e delle Processioni, fu aggiunto un nartece formato da cinque archi a tutto sesto; in fondo venne aggiunta nel 1506 una cappellina affrescata sempre dagli Sparapane da Norcia. La parete sud della Pieve era affrescata fino a qualche tempo fa ad opera dei pittori umbri del Quattrocento. Si scorgono ancora lievemente le immagini di S. Sebastiano, della Vergine con il Bambino, di S. Stefano e di S. Cristoforo col bambino in Spalla. La Pieve sorta come edificio in forme romaniche, nonostante nel tempo abbia subito vari rifacimenti e rimaneggiamenti, mantiene inalterati i caratteri architettonici e tipologici delle costruzioni tipiche montane.
fonte: www.comune.visso.mc.it