Ricchezze da scoprire in un contesto da favola
Se è vero che lo sviluppo di un paese può misurarsi dall’operato di coloro che quel paese lo abitano e lo vivono, si capisce perché Moresco sia da sempre così autenticamente bella ed affascinante.
Tutti i moreschini, anche quelli “acquisiti”, ognuno con il proprio ruolo, non perdono mai occasione per promuovere, tutelare e valorizzazione il proprio comune. Una rete sentieristica comunale collega la campagna della Valdaso fin al centro storico, passando per le chiese del paese, offrendo così la possibilità, con percorsi brevi ed accessibili a tutti, di scoprire direttamente questo territorio così ricco e fecondo.
Strutture private permettono inoltre di coltivare singolari attività sportive: oltre al tennis, infatti, è possibile praticare la pesca sportiva presso i laghi Santarelli, dove vengono disputate gare di sport acquatici come la canoa-polo. Non sono poi rare quelle occasioni, messe a disposizione dalle aziende predisposte, in cui scolaresche o visitatori curiosi possono essere ospitati negli stabilimenti moreschini.
Vere e proprie visite guidate di notevole pregio possono essere organizzate per scoprire tutte le fasi della produzione dei cibi naturali, ma anche assaggiarli gratuitamente ed acquistarli direttamente. Olio d’oliva extravergine e biologico, vino crudo e cotto, carni marchigiane, formaggi, salumi, insieme a tutta la raccolta ortofrutticola, sono i prodotti genuini che Moresco può vantare da molte generazioni. Eccellenza moreschina è il ciauscolo per cui è stata indetta anche una sagra e, per il periodo natalizio, la “pizza ficata”, un tipico dolce fatto appunto con i fichi. Tuttavia in ogni periodo dell’anno la cucina moreschina può essere apprezzata presso panifici, ristoranti, agriturismi ed osterie del comune, con la garanzia di gustare pietanze tutte rigorosamente fatte a mano.
Attraverso le associazioni di settore, la Pro Loco e tutte le attività commerciali, Moresco ha saputo infine creare eventi per incrementare quel fermento che da sempre contraddistingue l’alacre attività dei suoi cittadini, tanto da far nascere, insieme ad altri comuni limitrofi, nel 1998, l’Associazione Valdaso: un gruppo di lavoro volto a creare una rete solida per portare avanti politiche di sviluppo, sempre più consistenti, nei confronti di quel patrimonio artistico e culturale che lega da sempre l’uomo all’ambiente.
Moresco è sempre stato considerato uno dei più graziosi e pittoreschi borghi delle Marche, detto anche “paesino di fiaba”. Per questo non stupisce se inaspettatamente ci si trova ad ascoltare un signore che perpetua senza parsimonia una vita di aneddoti, tutti segnati nel suo volto, fiero e gagliardo, vissuti o frutto di fantasie tramandate . “Li zippillà”, come sono chiamati i moreschini dalla vicina (e rivale) Monterubbiano per indicarne l’indole indipendente, ovvero di voler mettere li zippi come barriera tra un comune e l’altro, da sempre sono famosi per “li tonandi”, lo spettacolo pirotecnico che chiude la festa paesana, che fa eco per tutta la valle dell’Aso. Allora non importa se è vero o no che basta mettere una castagna in tasca, quella dell’ippocastano moreschino, per rendersi immuni dai fastidi della stagione più fredda: Moresco, gioiello dell’antica Marca di Fermo, incanta chiunque.
Mariateresa Ferroni