Il 3 aprile del 1555 il consiglio comunale decise di costruire un monastero nel terziere Montebello (oggi popolarmente chiamato Mucchia) anche per desiderio degli abitanti del paese "anelanti ad un asilo, al pudore ed illibatezza delle oneste donzelle".
Nel 1573 si diede inizio ai lavori che terminarono nel 1587, quando suor Angela e suor Silvestra, monache del monastero di S. Caterina di Montesanto, diedero vita ad una comunità dedita, oltre che alla vita claustrale e di noviziato, anche all’opera di educazione delle fanciulle che si è protratta fin quasi ai nostri giorni.
Nel 1584, la comunità castellana acquista una casa, uno spiazzo ed una colombaia che, abbattute, permetteranno di dare il via ai lavori di completamento del monastero.
Ricostruito a fine Settecento, fu abbandonato dalle suore in seguito all’editto napoleonico del 13 luglio 1810. La comunità religiosa tornò ad abitare il monastero nel 1821 e vi rimase fino al 1920.
La Chiesa
Al monastero è annessa la chiesa di San Benedetto.
Al suo interno 14 grandi tele raffiguranti le stazioni della Via Crucis opera recente di alcuni tra i più rappresentativi pittori fidardensi.