Le Cisterne Romane di Fermo rappresentano uno dei più importanti impianti idraulici di epoca romana presenti in Italia. Edificato nel I sec. d. C., il complesso è organizzato in trenta stanze voltate e comunicanti, realizzate in opus caementicium con un rivestimento impermeabile in opus signium. La struttura, destinata alla raccolta di acqua sorgiva per l’approvvigionamento della città e degli equipaggiamenti navali, occupa una superficie di circa 2.200 metri quadri.
L’organizzazione delle Cisterne prevedeva il riempimento delle stanze soltanto in piccola parte, in modo da lasciare ampio spazio alla circolazione dell’aria per mantenere l’acqua ossigenata e pulita. Caduto in disuso successivamente al periodo romano, il complesso fu in parte ripristinato alla fine dell’Ottocento, utilizzando sei delle trenta stanze per conservare l’acqua proveniente dal Monte Polesio, l’attuale Monte dell’Ascensione, nell’ascolano.
Visitando la struttura, il cui ingresso è in Via degli Aceti, sotto il centro storico della città, è possibile individuare l’ingresso originale del periodo romano costituito da 22 scalini, le tubature che permettevano la distribuzione dell’acqua alla cittadinanza, una costruzione risalente alla prima metà del XIII sec. chiamata Palmento, costruita ed utilizzata dai Frati Domenicani per la produzione di vino, altri ingressi realizzati nel XIII sec. che permettevano l’utilizzo di alcune delle stanze come cantine nel periodo dell’abbandono e interventi relativi al riutilizzo nella fine del 1800.
Nei secoli, le Cisterne hanno subito un graduale processo di deterioramento dovuto soprattutto alle infiltrazioni d'acqua sotterranea e ai terremoti. Per questo, di recente, il complesso è stato oggetto di un'importante opera di ristrutturazione. Gli interventi principali hanno riguardato la regimazione delle acque sotterranee con la realizzazione di un pozzo esterno e il consolidamento delle stanze più lesionate. Inoltre, si è proceduto all'abbattimento delle barriere architettoniche con la costruzione di pedane e scivoli, alla sistemazione del corridoio di ingresso e del giardino e alla creazione dei servizi igienici e di un centro visite.
Visitato da circa cinquantamila persone all'anno, da poco il complesso ha ottenuto il certificato di Eccellenza 2014 del portale TripAdvisor, un'attestazione assegnata alle strutture che ottengono i punteggi di gradimento più elevati dai viaggiatori italiani e stranieri.
Una curiosità relativa alle Cisterne Romane: nel 1974 al loro interno sono state girate alcune scene del film “Delitto d'Autore”, con protagonisti Sylva Koscina e Luigi Pistilli.
Cisterne Romane di Fermo
Via degli Aceti, Fermo
Tel. 0734.217140
Dal 15 giugno al 15 settembre: da lunedì, martedì e mercoledì 10.30-13 e 16-20; giovedì: 10.30-13 e 16-24; da venerdì, sabato e domenica: 10.30-19.30
Dal 10 al 20 agosto: tutti i giorni 10.30-24
Dal 16 settembre al 14 giugno: da martedì a venerdì 10.30-13 e 15.30-18; sabato e domenica 10.30-13 e 15.30-19; chiuso lunedì
Visite guidate a cadenza oraria dal Punto Informativo dei Musei di Fermo (Piazza del Popolo 6)