Situato in una palazzina di proprietà dell’Amministrazione comunale, l’Antiquarium di Numana rappresenta la più importante raccolta di reperti rinvenuti sul territorio dell'antica città di Humana e corrispondente all'area degli attuali comuni di Sirolo e Numana. Come testimoniano le numerose necropoli presenti, che coprono un arco temporale che va dal IX al III secolo a.C., il territorio è considerato come il più importante centro piceno dell’età protostorica.
Contemporaneamente alla chiusura temporanea del Museo Archeologico Nazionale di Ancona, a causa dei danni arrecati dal sisma del 1972, l’Antiquarium è stato dunque istituito e aperto al pubblico nel 1974 con il fine di esporre gli eccezionali reperti ritrovati nel corso della campagna di scavo condotta tra la fine degli anni ’60 e gli anni ’70 dalla Sovrintendenza Archeologica delle Marche nei fondi Quagliotti-Davanzali di Sirolo. All’apertura la struttura poteva contare di sette sale che ospitavano una selezione dei ricchi corredi tombali nonché di reperti quali pugnali, lance, elmi ma anche collane e bracciali; ed inoltre vasi attici, crateri a figure rosse, fibule e ceramiche apule che testimoniavano gli intensi rapporti dei piceni con greci, etruschi e italici.
I reperti esposti, nel tempo aumentati di numero e di prestigio, attualmente possono vantare nuovi monili ma soprattutto l’importante ritrovamento in località “I Pini” di Sirolo della tomba femminile a circolo del VI secolo a.C. detta “della Regina”, così chiamata per il suo ricchissimo corredo, comprendente, tra l'altro, i resti di due carri: una biga e un calesse. All'interno dell'Antiquarium, in un apposito supporto che ripresenta la situazione dello scavo, sono stati sistemati gli elementi metallici recuperati e restaurati dei due carri, mantenendo inalterati i rapporti e le dimensioni di giacitura. Unitamente ai carri è stata data posizione di rilievo ad un altro importante e raro reperto, una kline decorata in avorio ed ambra, un'ulteriore conferma della straordinaria importanza di questa sepoltura regale. Oltre ai reperti relativi al servizio simposiaco (crateri e coppe attici a figure nere, oinochoe, colino, tripode di bronzo) e all'instrumentum domesticum (alari e spiedi di ferro, dolii in terracotta) sono presenti materiali ed oggetti dell'ornamento personale relativi all'abito funerario (fibule di forme e tipi diversi, pendagli-pettorali e sandali). Il museo espone inoltre importanti splendide suppellettili bronzee e fittili provenienti da corredi funerari rinvenuti in altre sepolture picene ed alcune testimonianze del municipio romano che sostituì l’insediamento piceno.
La visita al museo di Numana si può considerare complementare a quella del Museo Nazionale Archeologico delle Marche di Ancona e si integra con quella alla vicina area sepolcrale de “I Pini” di Sirolo, dove è possibile vedere quanto resta della “tomba della Regina”, caso unico di necropoli dell’età picena musealizzata e visitabile.