Montelparo, è situato su una collina tra il fiume Aso e l'Ete vivo, circondato da una fertile campagna. Vanta origini molto antiche. Reperti litici, tombe con materiale di bronzo, ambra e ferro testimoniano la successione delle genti che vi hanno dimorato.
L'origine risale al VII e VIII sec. quando vi costruì un castello Elprando o Eliprando, condottiero longobardo. Il castello passò poi ai monaci dell'Abbazia di Farfa, che lo consolidarono e ampliarono; sopra il colle vi costruirono la Chiesa dedicata a S.Michele Arcangelo ed il monastero annesso (nel sec. XI).
Nel XIII sec. Montelparo si eresse a Comune libero, con statuti propri. Una bolla di Nicolò IV, del 1200, sanziona il privilegio di eleggere il Podestà. Gli statuti, riformati nel 1559, furono stampati ad Ancona nel 1570; la seconda ristampa a Fermo nel 1781. Aveva l'ospedale, il Monte di Pietà, il Monte Frumentario.
Fu Guelfa ed ebbe molti ed importanti privilegi ed indulgenze dei vari pontefici. Tutti i privilegi furono ampliamente confermati da un decreto del Cardinale di Aquileia del 1445. Sisto V nel creare la diocesi di Montalto Marche tolse a Montelparo i privilegi acquisiti. La ben munita posizione dava a Montelparo garanzia di sicurezza interna ed esterna, per cui nel sec. XIII-XIV molte famiglie delle zone vicine ottennero di dimorare stabilmente.
Si intitolava "Magnifica Comunitas", rispettabile per incasato urbano, famiglie distinte, uomini d'arme e di dottrina, per storia propria, per istituti religiosi ed anche per qualche personaggio insignito (Cardinali: Gregorio Petrocchini e Fulgenzio Travalloni). Ebbe tre cenobi: Monastero Benedettino, Monastero Agostiniano, Terz'Ordine di S.Francesco, la cui esistenza è del 1259.
La decadenza di questo centro illustre ebbe inizio nel 1683 per slittamento sotteraneo di parte del monte, a causa delle acque, e molte famiglie rovinarono nell'assestamento di terreno che culminò la mattina del 02 Febbraio 1703 con un terremoto, che sprofondò in un'immensa voragine la parte centrale del paese e lo stesso palazzo comunale.
fonte: www.comune.montelparo.fm.it