Chiesa Madonna del Soccorso

La devozione alla Madonna del Soccorso nasce in seno all'ordine degli Agostiniani, in Sicilia nel 1300.

Nel 1524 a Poggio San Marcello viene edificata fuori dalle mura, una Chiesa dedicata alla Madonna del Soccorso officiata dall'omonima Confraternita.

Nel 1605 viene nominato Papa Paolo V, devoto della Madonna del Soccorso e gia Vescovo di Jesi che favorisce, con relativa Bolla, l'aggregazione della Confraternita del SS.mo Sacramento alla Confraternita romana del Gonfalone.

Era il 1608 quando viene fatta scolpire una statua di legno della Madonna per meglio poterla portare in processione.

Nel 1646 a causa delle precarie condizioni strutturali della chiesa, la Confraternita decide di edificarne una nuova all'interno del Castello, portata a termine nel 1652, e nello stesso anno vi si fa la traslazione dell'immagine della Madonna. La nuova chiesa eretta ha quattro altari, quello maggiore nel quale è stata collocata la statua della Madonna, e tre laterali: quello dall'Ascenzione , di San Carlo e di San Rocco.

Nel 1776 viene eretto il campanile sul lato destro della chiesa che dalla piazzetta della madonna da su piazza Giacomo Leopardi, testimonianza del periodo di costruzione del campanile è un mattone che riporta incisa tale data.

Nel 1881 Don Costantino Bramati consacrato sacerdote chiede ed ottiene di legare le sue prestazioni sacerdotali e ministeriali al Santuario della Madonna del Soccorso. Nel 1883 celebra la sua nomina a Priore facendo restaurare e indorare a foglia d'oro a sue spese, il vestiario della Vergine e il relativo trono sul quale era posto il simulacro, commissiono all'orafo jesino Ferdinando Novelli due corone d'oro zecchino, una per la Madonna e l'altra per il Bambino. Negli ultimi anni dell' ottecento inoltre Padre Costantino Bramati di comune accordo con l'architetto jesino Santini ottenne dal vescovo l'approvazione del progetto che trasferisce la facciata della chiesa del Santuario, dal modesto ingresso a nord all'attuale facciata solenne ad est, sul piazzale che gia' prendeva il nome del Santuario. La pianta rettangolare della Chiesa viene trasformata in ottagono con cupoletta sorretta da colonne , quindi, acquista la sua forma attuale. La facciata ha un portone centrale sovrastato da un timpano e una iscrizione che riporta una dedica a Dio Ottimo Massimo per la memorabile impresa, e due nicchie con statue di santi nelle fasce laterali finemente lavorate .

L' immagina lignea della madonna fu ristrutturata nel 1820, tale data incisa sul retro della scultura ne da la comprova.

Cento anni dopo, nel 1991, la statua ha l'ultimo restauro curato dall'Arciprete Don Maurizio Fileni che la restituisce ai fedeli nella seconda domenica di maggio durante i festeggiamenti del "centenario".

Ormai da più di un secolo la seconda domenica di Maggio Poggio San Marcello tributa il maggior onore alla Madonna del Soccorso con una festa in suo onore. I festeggiamenti, per la verità, iniziano la prima domenica di Maggio con la processione ed il trasporto della statua della Madonna nella più capiente Chiesa di San Nicolò da Bari, per tutta la settimana precedente vi sono incontri di preghiera nel sabato pomeriggio precedente la festa c'è la benedizione dei bambini; la sera del sabato stesso la Chiesa torna nuovamente a riempirsi per la "Messa degli Uomini". La mattina della seconda domenica di maggio, le campane iniziano a suonare a festa alle sei , le celebrazioni eucaristiche si susseguono una ad ogni ora accogliendo i fedeli di Poggio San Marcello e dei paesi vicini . Nel pomeriggio ha luogo la processione con la Statua della Madonna del Soccorso che viene portata a spalle per le vie del Paese, Gonfalone in testa. A tarda sera concludono la giornata di festeggiamenti gli immancabili fuochi d'artificio. Nell'ultima domenica di maggio, poi, con una processione a tarda sera, la statua della Madonna del Soccorso viene ricollocata al suo posto dietro l'altare del Santuario.

Foto e testo da www.comune.poggiosanmarcello.an.it

Informazioni aggiuntive

  • citta: POGGIO SAN MARCELLO
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